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Liberazione-I "miracolati" della scuola-parrocchia

Patto d'acciaio tra Ruini e la ministra per programmi ispirati dall'antropologia cristiana I "miracolati" della scuola-parrocchia "Demenziale e delinquenziale", secondo il leader dei Coba...

28/05/2004
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Liberazione

Patto d'acciaio tra Ruini e la ministra per programmi ispirati dall'antropologia cristiana
I "miracolati" della scuola-parrocchia
"Demenziale e delinquenziale", secondo il leader dei Cobas, Piero Bernocchi, l'ispirazione morattiana di subordinare gli insegnamenti delle scuole medie all'antropologia cristiana inviando nelle scuole un esercito (una processione?) di oltre 15 mila nuovi insegnanti di religione (9229 il prossimo anno più altri 6154 nei prossimi tre secondo scartoffie firmate con insolita tempestività). Il giorno dopo la firma del patto d'acciaio tra la ministra e il cardinal Ruini, guida indiscussa dei vescovi italiani, i commenti del "popolo della scuola pubblica" puntano il dito sulla "condivisione - sbandierata da Moratti - delle mete educative, nello spirito di servizio verso i giovani, tra ministero e conferenza episcopale". Invece, ribatte Bernocchi, la scuola dovrebbe essere sempre più pluralista e aperta. Così alla scuola-azienda si aggiunge e sovrapppone la scuola-parrocchia con il dato brutale dell'immissione in ruolo di 15mila persone scelte dalle curie, veri "miracolati" cioè assunti e garantiti in un sistema dove si sta introducendo precarietà a dosi da cavalli". Il concorso è in fase di svolgimento ma in teoria potrebbe accedervi chiunque sia "benedetto" dal proprio vescovo e, se un domani perdesse la cattedra per insegnare la "religione di stato" potrà rimanere nella scuola pubblica o in quello che ne resterà dopo le controriforme morattiane.
S'è detto più volte in questi giorni che le iscrizioni stiano aumentando ma questo non vuol dire che cresca la domanda di religione: "Finora la materia è facoltativa - avverte Antonia Sani del Comitato Scuola e Costituzione, uno dei gruppi più attivi nella difesa della laicità della scuola - e dunque le richieste dell'insegnamento oscillano. Noi contestiamo proprio il meccanismo dell'immissione in ruolo per una materia non solo facoltativa ma confessionale". Impossibile, pare, ottenere dati su un eventuale incremento che giustifichi i 15mila crociati di Moratti e Ruini tra i banchi, molti nuovi iscritti sono figli di immigrati e dunque potrebbero non sentire tutto questo bisogno di religione cattolica. "E' la chiesa che gestisce gelosamente i dati, noi ne abbiamo alcuni vecchi di dieci anni", continua Sani ricordando che sulla maxi-assunzione gravano ben tre ricorsi da parte degli insegnanti di ruolo, di quelli precari (una massa di almeno 200mila molti dei quali con anni di servizio e fior di abilitazioni) e dell'Associazione Scuola della Repubblica, altro pezzo del mosaico che si batte per il rilancio dell'istruzione pubblica e non confessionale.

"I numeri che ci sono stati forniti ufficialmente dal ministero dimostrano che tra i banchi del nostro paese ci sono studenti che seguono almeno settanta diverse professioni di fede - segnala Titti De Simone, deputata di Rifondazione in commissione Scuola - per questo l'impostazione che il patto Moratti-Ruini, fondamentalmente incostituzionale, prefigura è ancora più inaudita e frutto di un'ideologia clericale e integralista. Da un lato si impone alla scuola il fondamentalismo del mercato (proprio ieri Montezemolo ha lodato la riforma, ndr), dall'altro il fondamentalismo cattolico. Entrambi sono portatori del medesimo segno autoritario che ispira i programmi controriformatori del governo. E' un salto all'indietro. Quello che dovremmo costruire è la nuova scuola della cittadinanza che promuova l'universalismo dei diritti sociali e individuali. Siamo su posizioni diametralmente opposte a quelle del governo. Oggi, contrastare la "riforma Moratti" significa lavorare per un'alternativa di scuola. Quello che ci serve è un grande dibattito partecipato che coinvolga i coordinamenti, le associazioni, i sindacati, i movimenti che hanno animato in questi il conflitto nelle scuole e nelle piazze".

Che. Ant.