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Liberazione: Lettera aperta al Ministro della Pubblica Istruzione

di Assur, Arci, Flc Cgil, Legambiente, Libera, Mce, Proteo, Uds, Pdci, Prc, Verdi

26/07/2006
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Liberazione

Lettera aperta al Ministro della Pubblica Istruzione

Egregio Signor Ministro,

la nuova fase politica, contrassegnata da un governo che dichiara, in più occasioni, la propria volontà di procedere ad un profondo cambiamento delle politiche scolastiche attuate nella precedente legislatura, si è aperta con un segno che noi giudichiamo positivo.

Noi siamo fra i tanti soggetti che hanno contrastato fortemente la legge 53/03 ed i suoi provvedimenti attuativi ed hanno partecipato e contribuito alle ingenti mobilitazioni che hanno caratterizzato in tal senso gli anni del governo di centro destra e delle politiche oscurantiste del Ministro Moratti sulla scuola.

Guardiamo con speranza al nuovo governo nella convinzione che si apra finalmente una fase diversa per la scuola italiana.

La volontà di procedere con il metodo del “cacciavite” per operare quei cambiamenti necessari ad invertire la tendenza nella scuola, segnata negativamente dai provvedimenti Moratti, è la scelta di metodo assunta dal governo.

Essa, in ogni modo, non può mancare le grandi attese del mondo della scuola e gli obiettivi che Lei stesso, signor Ministro, ha più volte ribadito nelle diverse dichiarazioni.

Quando, a settembre, la scuola riaprirà i battenti, i collegi dei docenti rischiano di dover programmare la propria attività in un quadro di incertezze molto grave: · l’autonomia di programmazione e di organizzazione si deve esercitare dentro una cornice di norme nazionali. Quali sono? Noi, insieme a migliaia di scuole, riteniamo le Indicazioni Nazionali decisamente inadeguate, sia sul piano giuridico formale che dei contenuti, dall’ispirazione alle scelte che caratterizzano i rapporti con le famiglie, i livelli essenziali, i curricoli, il metodo della personalizzazione, il concetto di orientamento e continuità. Esse vanno sostituite chiarendo alle scuole autonome il quadro di riferimento dal 1° settembre per evitare incertezze e conflitti.

· Va data un’indicazione chiara sugli strumenti di valutazione degli alunni che devono prevedere un modello unico, nazionale, per la certificazione degli apprendimenti.

· Il tempo scuola deve tornare ad essere unitario, gestito dalla scuola autonoma secondo scelte didattiche, senza ambiguità ed evitando ogni “spezzatino”.

Su questi temi, in modo particolare, è ora dunque di passare dalle parole ai fatti.

In assenza di interventi ora e subito esprimiamo viva preoccupazione per la gravità della situazione in cui si rischia di avviare il prossimo anno scolastico, vista la complessità del quadro che si intende modificare con provvedimenti amministrativi, di cui peraltro non vi è ancora traccia.

E’ per noi urgentissima l’attuazione da subito del programma dell’Unione che prevede l’abrogazione di tutte quelle norme in contrasto con il programma stesso e l’impegno a ridare certezza alle scuole dopo anni nei quali spesso l’illegalità ha preso il sopravvento. Se poi i provvedimenti amministrativi non saranno sufficienti, si ritorni in Parlamento per le dovute modifiche legislative, fra cui, urgente, l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni.

La scuola ha bisogno di fatti concreti, di chiarezza nei tempi, nei cambiamenti, nella prospettiva, per orientare positivamente le proprie energie al miglioramento di cui ha tanto bisogno.

Per questo, mentre il tempo inesorabilmente scorre e l’avvio del nuovo anno scolastico è ormai imminente, Le scriviamo questa nostra lettera aperta.

A fronte di un nuovo anno scolastico non possiamo non rivendicare, infine, l’implementazione dei posti per le immissioni in ruolo per iniziare un processo di stabilizzazione che non è più rinviabile.

Assur, Arci, Flc Cgil, Legambiente, Libera, Mce, Proteo, Uds, Pdci, Prc, Verdi