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Liberazione: Parliamo di politica, di programmi...«Vuoi dire i programmi tv?»

Piccola inchiesta in tre licei romani alla vigilia delle elezioni. Domande sui Pacs, i programmi dei partiti, gli stranieri. Scoperta: i giovani sono conservatori

02/04/2006
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Liberazione

Laura Eduati
Niente di più semplice. Ti apposti davanti alle scuole, attendi che gli studenti escano alla spicciolata, e li intervisti. Sulla politica, su Berlusconi, sui Pacs, sulla parità tra uomini e donne. Le risposte travolgono per la loro ingenuità, l’ignoranza, la comicità involontaria. «I programmi dei partiti? Intendi quelli televisivi?». Ma poi avverti la traccia di una coscienza politica - e sociale - che va formandosi: «Gli stranieri vanno accolti tutti», dice un sedicenne del liceo classico Orazio, nella periferia di Roma. Un suo compagno dissente sulle coppie di fatto: «Sono incostituzionali». Al liceo classico Tasso e allo scientifico Righi - due scuole “fighette” del centro romano - i ragazzi sono più informati. Ma sui diritti civili prevale comunque il conservatorismo: «I figli li devono curare le donne». Loro non vedono la politica, ma nemmeno la politica vede loro: «I politici fanno solo propaganda. Non investono su di noi, che siamo il futuro di questo paese».

Conosci il programma dei partiti o delle coalizioni che si presentano alle elezioni del 9 aprile?

Studente 1 (Orazio): Intendi il programma televisivo? Ah, quello politico... Per le strade vedo solo cartelloni di Forza Italia. Mi piace lo slogan “Italia, forza”. E’ una bella idea, quella di rovesciare il nome. Ti rimane molto impresso.

Studentessa 5 (Orazio) : Hai sbagliato persona: io non mi interesso per niente di politica. Conosco solo Berlusconi e... Berlusconi. Pecoraro Scanio? Mai sentito nominare.

Studente 1(Tasso) : Nelle linee generali. Conosco di più il programma dell’Unione (ma non sa elencare nessun punto, ndr).

Studente 2 (Orazio) : Sì, quello della Casa delle Libertà: si vuole continuare su quello che si è iniziato in questi cinque anni, ossia abbassare le tasse e lottare contro i Pacs.

Studente 1 (Righi) : All’incirca sì.

Studente 3 (Orazio) : Vagamente.

Che cosa sta promettendo Berlusconi?

Studente 1 (Righi) : Aspetta, lo so... Ah sì: non sta promettendo nulla, sta solo cercando di convincerci a rieleggerlo. Io credo che l’Italia sia solo peggiorata.

Studentessa 5 (Orazio) : Non so nulla, mi dispiace. So solo che Berlusconi è di centrodestra.

Studente 2 (Righi) : Parla sempre delle tasse, mi sembra. Solo quello sa dire.

Studente 3 (Orazio) : Berlusconi vuole il bene degli italiani.

Leggi i giornali?

Studente 1 (Tasso) : Non tutti i giorni. Leggo la Repubblica perché la comperano i miei, e poi a volte il manifesto.

Studente 1 (Orazio) : Sì. A scuola arriva la Repubblica, mi leggo quello.

Studente 2 (Tasso) : Ne leggo molti. Del manifesto seguo Cosimo Rossi e Andrea Colombo. Ma devo dire che i giornali non mi soddisfano molto, sai già in che modo commenteranno le notizie prima ancora di comperarli. Ecco perché sto tornando ad ascoltare la radio. Anche se poi c’è da dire che i giornali sono gli unici a darti la possibilità di pensare e rielaborare per conto tuo.

Sei favorevole ai Pacs?

Studentessa 1 (Tasso) : Ma certo: in una famiglia ci deve essere l’amore, il resto non conta. Sono favorevole specialmente all’adozione di bambini da parte delle coppie gay.

Studente 2 (Orazio) : No. La Costituzione lo dice chiaramente che la famiglia è un’unione basata sul matrimonio e questo è uno dei principi su cui ogni società di dovrebbe fondare, rispecchiando le proprie radici e le proprie tradizioni.

Studente 1 (Tasso) : Assolutamente sì.

Studente 2 (Righi): Una buona cosa (il gruppo di ragazzi che sto intervistando davanti alla scuola fa confusione tra coppie di fatto e matrimoni gay. Ad ogni modo sono tendenzialmente favorevoli ad entrambi, ndr).

Studente 5 (Righi) : Non voglio neanche commentare, guarda.

Studentessa 6 (Righi) : E’ giusto che i gay possano adottare dei bambini. Ma prima bisogna che facciano un test psicologico per stabilire che sono in grado di fare i genitori.

Studentessa 4 (Righi) : No, i figli no.

Conosci Bertinotti?

Studentessa 1 (Tasso) : Ma certo, è il leader di Rifondazione Comunista (risponde come se le avessi chiesto la tabellina del 2, ndr)
Studente 3 (Orazio) : Sì, di nome. Ma non so di che partito sia.

Studente 1 (Orazio) : Lo vedo un sacco di volte in televisione. Io conosco bene Fini, Berlusconi e Pera. Fassino è simpaticissimo.

Sapete qual è la differenza tra Clemente Mastella e Antonio di Pietro?

Studente 4 (Righi) : Sì, uno è dell’Udeur e l’altro dell’Italia dei Valori. Hanno lo stesso programma, visto che si presentano entrambi nell’Unione. O no?

Studente 5 (Righi) : Mastella ha cambiato schieramento. Lo fa sempre.

Sai che cos’è un Cpt?

(Nessuno degli intervistati, tranne un ragazzo del Tasso, conosce la risposta. Ma molti si illuminano quando chiarisco che...)

... sono i Centri di Permanenza Temporanea per i migranti.

Studente 1 (Tasso) : Bisogna organizzarli meglio, visto che a quanto si dice sono gestiti in maniera barbara.

Studente 3 (Righi) : Certo, come quello di Lampedusa. Sono i centri che accolgono i clandestini quando arrivano, no? So che il centrosinistra o il centrodestra li vuole abbattere... (il gruppetto di studenti del Righi inizia a discutere animatamente su quale coalizione sia contraria ai Cpt. Alla fine riescono a mettersi d’accordo, ndr) . Secondo me è sbagliato abbattere i Cpt e poi non ricostruirci niente: bisogna costruire delle strutture più adatte all’accoglienza.

Studente 1 (Orazio) : La prima cosa che mi viene in mente è che in Italia ci sono troppi stranieri. Poi però capisco anche che se un immigrato ha avuto un’infanzia difficile e i suoi genitori non lo vogliono più, allora è giusto accoglierlo. Quelli che rubano invece se ne devono andare.

Studente 4 (Orazio) : Per me possono stare tutti, gli stranieri.

Studentessa 4 (Righi) : Vivono in condizioni orribili.

Studente 5 (Righi) : Non bastano, bisogna fare più centri. Si potrebbe fare come con i campi degli zingari, dove almeno vivono meglio.

Studentessa 5 (Orazio) : Bisogna saper distinguere: se uno straniero viene in Italia con il proposito di trovare un lavoro e metter su famiglia, allora è giusto che venga accettato dalla società.

Cosa pensi della candidatura di Vladimir Luxuria?

Studente 2 (Tasso) : Mi sta molto simpatica. Specialmente quando le chiedono: “Ma ti dobbiamo dare del lei, del tu o del voi? ”, e lei risponde: “Dammi del loro”. Penso che sia una persona molto intelligente.

Sai che cosa sta succedendo in Francia?

Studente 2 (Orazio) : Sì, c’è la rivolta degli immigrati francesi.

Studente 3 (Orazio) : Non ho un buon rapporto con i francesi. (L’amico che gli sta accanto risponde: “Gli studenti protestano contro una riforma del governo, ma non so di quale riforma si tratti”, ndr).

Studente 1 (Orazio) : No, cosa sta succedendo?

In Italia c’è parità tra uomo e donna?

(Tra gli studenti del Righi c’è un coro di “no”)
Studente 3 (Righi) : In politica sicuramente non c’è parità, ma nella classe dirigente sì.

Studentessa 4 (Righi) : E’ inutile dire che bisogna aggiungere (sic) donne nella politica, se poi nella realtà non ce ne sono. Voglio dire: ci sono poche donne che si candidano.

Studente 2 (Righi) : Questo succede perché è da poco che alle donne è permesso impegnarsi nella politica.

Studente 7 (Righi) : Dipende da che fascia d’età. Una donna sposata con figli non ha molto tempo da dedicare alla politica. E comunque quando invece ci dedicano del tempo non riescono a raggiungere delle cariche alte perché vengono ostacolate dai partiti.

Una domanda che rivolgo solo ai maschi: vi prendereste un congedo di paternità per stare a casa con i vostri futuri figli?

Studente 1 (Righi): Congedo di paternità!?

Studente 2 (Righi) : Non ce n’è bisogno. E’ la madre che si deve occupare dei bambini. Il padre non è indispensabile.

Studentessa 4 (Righi) : E’ giusto che anche un uomo si prenda cura dei figli.

Studente 3 (Righi) : Non serve una legge per la parità. Dovrebbe essere una cosa automatica: padre e madre si scambiano i ruoli. Io comunque cercherei di essere più presente, ma naturalmente non come le donne. E non chiedetemi di pulire casa. (Le ragazze protestano vivacemente, ndr).

Che cosa dimentica la politica quando si parla di giovani e di scuola?

Studente 1 (Righi) : Che la scuola è pubblica e fa parte dello Stato, dunque dovrebbe ricevere dei fondi.

Studente 2 (Orazio) : Io vorrei un programma che comprenda l’abolizione dei testi obbligatori. La riforma Moratti ha diminuito il numero dei rappresentanti di classe e di istituto, e questo non mi piace. La scuola è degli studenti, non dei professori.

Studente 5 (Righi) : Non dà fondi alla ricerca, non dà fondi all’Università: questo è un Paese che non investe nel proprio futuro.

Studente 1 (Orazio) : La mia scuola l’hanno rifatta a nuovo. Ora sono contento.

Studentessa 4 (Righi) : Fanno solo propaganda. I giovani li escludono perché ancora non votano.

Studente 3 (Orazio) : La scuola ha tanti problemi, ma non so quali siano.

Studentessa 5 (Orazio) : Ho partecipato a tante manifestazioni contro la riforma Moratti ma non ti saprei dire perché.

Studente 2 (Righi) : Quando abbiamo manifestato contro la Moratti, l’unico segnale di ascolto da parte del governo è stato il dito medio della Santanché.

Tu per chi voterai?

Studente 2 (Tasso) : Non ho le idee chiare. Sono tentato dalla Rosa nel Pugno, ma non mi piacciono le loro posizioni sulla guerra e sulla salute, anche sarebbe importante vedere Emma Bonino assumere un alto incarico istituzionale. (Gli chiedo: Presidente della Repubblica?) . Non lo so, però deve stare in alto. In realtà se escludessi RnP rimarrebbe Rifondazione Comunista che però non voto perché mi danno fastidio i loro comportamenti e inoltre non mi piace questa ideologia che io definirei conservatrice di sinistra.

Ma do atto al Prc di battersi contro la precarietà e per i diritti civili.

Secondo te chi vince le elezioni?

Studentessa 1 (Tasso) : Prima pensavo che avrebbe vinto sicuramente la sinistra. Poi Berlusconi si è messo a dire che l’Unione dovrà per forza aumentare le tasse, quindi la gente si spaventa. D’altronde lo stato dell’economia è pietoso.

Studentessa 5 (Orazio) : Berlusconi. Ma non sono contenta: in questi anni si sono creati molti altri problemi nella società come i giovani e l’economia.

Studente 1 (Tasso) : Vince l’Unione. Lo si intuisce dal risultato alle amministrative e alle europee del 2005 e poi spero che gli italiani abbiano voglia di cambiamento.

Studente 1 (Righi) : Spero Prodi, ma credo vincerà Berlusconi. Vince sempre lui.