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Liberazione - Promossi o bocciati solo ogni due anni

Promossi o bocciati solo ogni due anni. Promossi o bocciati solo ogni due anni. Se la riforma della scuola andrà in porto gli studenti non saranno più valutati ad ogni fine anno scolastic...

19/01/2002
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Liberazione

Promossi o bocciati solo ogni due anni.
Promossi o bocciati solo ogni due anni. Se la riforma della scuola andrà in porto gli studenti non saranno più valutati ad ogni fine anno scolastico ma solo dopo un biennio. A sottolineare questa novità, nascosta nelle pieghe dela riforma Moratti, è stata il sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea durante un congresso della Gilda, il sindacato autonomo dei professori. Con la nuova scuola delineata dalla riforma cambia il metodo di valutazione e spariranno i debiti scolastici. Nel progetto di riforma si prevede, infatti, una articolazione del percorso di studi in bienni didattici. Questo vuol dire che i ragazzi saranno valutati al termine di ogni biennio: il "via libera" o lo "stop" nel percorso di studi avverranno cioè al termine della seconda elementare, della quarta elementare e della prima media. In questo modo, quindi, scompare l'esame della quinta elementare, mentre la valutazione finale per il primo ciclo di studi avverrà in terza media con un esame di stato che prevederà anche una prova a carattere nazionale. Rendendo noto che sarà il Consiglio dei ministri a decidere sulla delega da chiedere al Parlamento in materia di istruzione, il sottosegretario Aprea ha detto che anche i docenti potranno "fare carriera". In momenti diversi, avranno la possibilità di tornare all'università per corsi di formazione in servizio e acquisire crediti per il proprio percorso professionale, con la prospettiva di svolgere ruoli diversificati come il coordinamento e il tutorato. Carriere sì, ma "fuori dalla scuola", avverte Alessandro Ameli, coordinatore nazionale della Gilda, alla cui platea si è rivolta il sottosegretario. "Le carriere - ha detto Ameli - vanno realizzate fuori dalle scuole come sbocco in forme di tutoraggio all'università, assistenza metodologica per i nuovi insegnanti o in studi per la formazione tecnica superiore. La scuola infatti - ha continuato - realizza sempre una comunità di pari, è un luogo di scelte e responsabilità condivise". "Ad ogni modo - ha concluso Ameli - bisogna prima recuperare un livello di dignità nelle retribuzioni e solo dopo si potrà parlare di diversificazione".