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Liberazione: Sapere e lavoro, le ragioni di uno sciopero

Mimmo Pantaleo

18/03/2009
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Liberazione

Le scelte politiche di questo governo hanno uno scopo preciso: cancellare i diritti di tutto il mondo del lavoro. E' soprattutto il lavoro pubblico che è al centro di una attacco senza precedenti ed i comparti della conoscenza sono quelli che più pagano le conseguenze di devastanti scelte ideologiche attuate attraverso tagli alle risorse e progetti di privatizzazione selvaggia.
La Legge 133/08 e la Legge Finanziaria 2009 hanno previsto insostenibili tagli al sistema dell'istruzione e della formazione. Si tratta di un attacco senza precedenti alle lavoratrici ed ai lavoratori, a partire da quelli precari sui quali incombe pesantemente un futuro di disoccupazione. I provvedimenti del governo cancellano la contrattazione e i diritti del lavoro nei nostri comparti, per lasciare il posto al potere unilaterale del governo su reclutamento, carriere, salario, organizzazione del lavoro, provvedimenti disciplinari.
L'accordo separato del 30 ottobre sul protocollo per il pubblico impiego e quello del 22 gennaio sul modello contrattuale - che hanno portato nelle tasche dei lavoratori pochi spiccioli concessi dal governo nel rinnovo dei contratti del secondo biennio - rappresentano quanto si prospetta per i futuri contratti nazionali. La risposta delle centinaia di migliaia di lavoratori al referendum promosso dalla Flc contro le norme previste negli accordi separati, hanno confermato il giudizio negativo che abbiamo espresso sul merito delle intese ed hanno dimostrato che i lavoratori vogliono contare, essere coinvolti in tutti i processi che li riguardano e rifiutano di vedere svenduti diritti faticosamente conquistati.
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