Valerio Micheli
Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams. Sono questi i sindacati che hanno sottoscritto ieri in via definitiva il contratto sul secondo biennio economico nella Scuola. La Flc ha confermato il suo no, perché l'accordo è «inadeguato al reale costo della vita».
La Flc ha dichciarato di aver promosso il referendum in tutte le scuole e chiesto anche agli altri sindacati di parteciparvi. Il contratto prevede 70 euro medi a dipendente, corrispondenti all'inflazione programmata dal Governo per il 2008 e 2009, cioè pari al 3,2% per tutti e due gli anni quando nel solo 2008 è stata superiore al 3%. Con gli incrementi concordati, gli stipendi annui vanno dai 14.904 euro per un collaboratore scolastico neo assunto (diventano 19.423 con 35 anni di anzianità) ai 19.324 di un docente di scuola dell'infanzia o primaria (28.291 a fine carriera). Un insegnante di scuola media avrà una retribuzione che varia dai 20.973 ai 31.352 euro a seconda dell'anzianità mentre un professore di liceo troverà in busta paga dai 20.973 euro ai 32.912 euro in base agli anni di anzianità. Secondo la Flc, l'accordo «riduce il Fondo di istituto per le scuole, non rispetta nessuno degli impegni assunti con il contratto di lavoro precedente (personale precario, personale Ata transitato dagli enti locali ecc...) e lascia aperte tutte le sequenze contrattuali (personale estero, educazione degli adulti, compensi ore eccedenti l'insegnamento e aree a rischio)».
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