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Liberazione-Siniscalco conferma i tagli

Il ministro da Bruxelles: "Vediamo se è possibile ridurli" Siniscalco conferma i tagli Tutto confermato: i tagli alle spese per la scuola ci saranno, al massimo potranno essere ridotti. Lo ...

16/11/2004
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Liberazione

Il ministro da Bruxelles: "Vediamo se è possibile ridurli"
Siniscalco conferma i tagli
Tutto confermato: i tagli alle spese per la scuola ci saranno, al massimo potranno essere ridotti. Lo ha chiarito il ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco, entrando alla riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles. "Ho parlato con il ministro Moratti che sta a Tokyo un paio di volte - ha riferito - e le ho detto che studiamo, all'interno dei vari aggiustamenti di spesa che coprono gli aggiustamenti di tasse se questi possono essere sostituiti da altre misure. Una discussione - ha precisato il ministro - che comunque sarà portata avanti "all'interno dei saldi"".
Guglielmo Epifani, segretario della Cgil, scuote la testa: "Con questa finanziaria veniamo a sapere che si riduce il numero degli insegnanti che era già insufficiente. Non va bene ridurre il numero degli insegnanti - osserva Epifani - quando bisognerebbe aumentarli e qualificarli meglio. E' come un Paese che scommette contro il suo futuro". E Savino Pezzotta rincara la dose: "Se il ministro dice di non sapere nulla dei tagli mi dispiace. Io è un po' che non vado a Palazzo Chigi, forse lei - ironizza il segretario della Cisl - dovrebbe farlo".

Ma per il centrodestra sono l'opposizione e i sindacati a raccontare falsità. "Più che ad una manifestazione sulla scuola abbiamo assistito ad una squallido festival della disinformazione e ad una variopinta rassegna della bugia di autore", attacca Alessio Butti, capogruppo di An in commissione Cultura e Istruzione alla Camera. "A questo punto - continua Butti - è necessaria una campagna di contro informazione che ristabilisca la verità sull'assunzione dei buoni insegnanti, sugli insegnanti di sostegno, sulla questione del tempo pieno e su tutto il contenuto della Riforma Moratti".

Il deputato di An dimentica che il primo atto della campagna da lui invocata si è già consumato pochi mesi fa negli studi del solerte Bruno Vespa, in una "storica" puntata in cui l'unica voce contraria (si fa per dire) rispetto al monologo di Berlusconi e della ministra era quella del segretario della Uil Luigi Angeletti. E tuttavia, stando a quello che si è visto ieri a Roma, il "Grande comunicatore" non pare sia riuscito a convincere gli italiani. Persino Willer Bordon, presidente dei senatori della Margherita, non ha dubbi: "La riforma Moratti - dichiara - va cancellata. Ha peggiorato le condizioni della scuola e dell'istruzione nel nostro paese e ha scontentato tutti: docenti, famiglie e studenti di ogni età".