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Liberazione-Una scuola classicamente di classe

Punto per punto la "riforma" Moratti Una scuola classicamente di classe Ottanta pagine, redatte dal "Gruppo ristretto di lavoro", guidato, a sua volta, da Giuseppe Bertagna: è il testo della "r...

30/11/2001
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Liberazione

Punto per punto la "riforma" Moratti
Una scuola classicamente di classe

Ottanta pagine, redatte dal "Gruppo ristretto di lavoro", guidato, a sua volta, da Giuseppe Bertagna: è il testo della "riforma della scuola" del ministro Letizia Moratti, reso noto da mercoledì pomeriggio, anche via Internet. Qual è il criterio ispiratore generale? Ovviamente, quello di una scuola rigorosamente di classe, nel senso della secca distinzione tra il percorso di istruzione classico, ovvero i licei, quello che prelude all'università, e il percorso 'tecnico' e\o di formazione professionale, quello che serve a preparare forza-lavoro a seconda delle esigenze delle imprese nonché manovalanza a basso costo. In questo, più che ad innovazioni, siamo ad alcune, pur significative accentuazioni. La novità più rilevante è invece quella dell'accorciamento di un anno di tutta l'istruzione secondaria di II grado: si studierà, cioé, sia nei licei che nei tecnici solo per quattro anni, invece che dei cinque attuali. E' la modalità che preannuncia la possibile ulteriore 'riforma': l'annullamento del valore legale del titolo di studio. Sotto altri aspetti, il progetto presentato dal centrodestra presenta alcune somiglianze d'impianto con la ormai defunta riforma dei cicli di Luigi Berlinguer. Ma vediamo i punti principali. Diciott'anni. E' previsto il diritto-dovere per tutti all'istruzione e alla formazione fino a diciotto anni. Attenzione: non si parla di obbligo scolastico, che, nei fatti, viene portato a sedici anni, giacché prima di questa età nessun giovane può essere ammesso all'apprendistato La scuola di base. A parte la scuola dell'infanzia, il ciclo scolastico di base sembra rimanere, più o meno, quello attuale: cinque anni di elemntari (dai 6 agli 11 anni), e tre di scuola media inferiore. Si parla, però, di un 'biennio' (tra l'ultimo anno delle elementari e il primo delle medie), non chiaramente definito. Il progetto di Luigi Berlinguer, invece, accorciava di un anno proprio la formazione di base. Scuola media superiore: . Per l'istruzione\formazione tra i 14 e i 18 anni, dopo la III media, sono possibili tre scelte la prima, è quella dei licei (otto in tutto, con l'istituzione di quello economico e di quello musicale) e dura quattro anni; la seconda è quella, in sintesi, degli istituti tecnici (quattro anni) e dei professionali (tre), funzionale, come si usa dire, all''inserimento nel mondo del lavoro'; la terza è una 'alternanza di formazione e lavoro', e prevede salari (sic!) ai giovani e forti incentivi per le aziende. In pratica, quest'ultima si configura come una scuola di serie C per apprendisti, di durata formalemente quadriennale e sostanzialmente biennale. Così come nel progetto di Berlinguer si parlava di "passerelle" per consentire il passaggio da un sistema all'altro, almeno nel primo biennio superiore, qui si parla, pomposamente, di "moduli di riallineamento". Insomma: in teoria chi si iscrive al terzo canale (quello scuola\lavoro) potrebbe passare al liceo classico. In pratica, la separazione è totale: classicamente classista. Regionalizzazione e familismo. Venticinque ore alla settimana saranno più o meno uguali in tutte le scuole della repubblica, con una quota (all'incirca di cinque ore) che variertà da regione a regione. In virtù (cioè a causa) dell'autonomia scolastica, voluta e perseguita con forza dal centrosinistra, le variazioni tra zona e zona, tra scuola e scuola potranno essere molto forti: anche perché il testo attibuisce alle famiglie, e al loro diretto intervento, un ruolo 'strategico', comunque importante. Vengono previsti, poi, "percorsi eccellenti" per i ragazzi extradotati, o, più semplicemente, ricchi. Infine, le attività così dette 'extracurricolari' (dall'informatica allo sport) potranno essere offerte a pagamento. Il portfolio. Il percorso degli studenti viene individualizzato: fin dai primi anni, ogni ragazzo avrà un suo curriculum, "imperniato sulle due gambe della valutazione e dell'orientamento". Il portfolio sembra più che altro una versione aggiornata, insomma, della vecchia pagella. Scompaiono, per fortuna, i "crediti" (e i debiti) formativi. Formazione dei prof. : Vengono istituite una laurea triennale e una laurea specialistica biennale per tutti i docenti, dall materne alle superiori. Non si parla di esami, o della loro "riforma". Tutto questo progetto verrà solennemente presentato agli "Stati generali dell'istruzione", solennemente convocati per il 19 e 20 dicembre. Il movimento degli insegnanti e i sindacati di base già annunciano, per quella stessa data, i loro "Stati particolari"


Presentazione del libro il 18 novembre, ore 15:30
Archivio del Lavoro, Via Breda 56 (Sesto San Giovanni).

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