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Libero news-IL Cdm vara la riforma della scuola superiore

IL Cdm vara la riforma della scuola superiore Venerdì 14.10.2005 11:31 Via libera del consiglio dei ministri agli ultimi due decreti attuativi della riforma della scuola: quello relativo al se...

14/10/2005
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IL Cdm vara la riforma della scuola superiore
Venerdì 14.10.2005 11:31

Via libera del consiglio dei ministri agli ultimi due decreti attuativi della riforma della scuola: quello relativo al secondo ciclo di istruzione e quello che introduce nuovi meccanismi per il reclutamento degli insegnanti.
Con il provvedimento approvato oggi si conclude il cammino della riforma scolastica previsto dalla legge numero 53 del 2003, più conosciuta come Riforma Moratti, dal nome del ministro dell'Istruzione. Contro questi provvedimenti erano scesi in piazza gli studenti con manifestazioni e cortei nelle principali città italiane.
Non è ancora chiaro se la riforma interesserà gli studenti già dal prossimo anno oppure sarà applicata a partire dall'anno scolastico 2007-2008. Questo perché è tuttora vigente un accordo tra il ministro Moratti e i presidenti delle Regioni che posticipa l'attuazione del decreto, cosa che permetterebbe al Centrosinistra, qualora vincesse le elezioni, di cancellare il provvedimento.
Sistema dei licei e dell'istruzione e formazione professionale
Nel decreto infatti permane un'ambiguità di fondo: stando alla Costituzione la competenza in materia spetterebbe alle Regioni e non è stata prevista alcuna modifica del titolo V della nostra carta costituzionale. Oscura resta anche la distinzione fra il sistema dei licei e quello dell'istruzione e della formazione professionale. Inoltre, secondo la legge, "dal compimento del quindicesimo anno di età i diplomi e le qualifiche si possono conseguire in alternanza scuola-lavoro o attraverso l'apprendistato".

I nuovi licei: due bienni più un anno finale
Al sistema dei licei attuale andrebbero ad aggiungersi quelli economico, musicale e coreutico, tecnologico e delle scienze umane. Tutti i licei avranno durata quinquennale, anche se l'attività didattica si svilupperà in due periodi biennali e in un quinto anno a se stante. Non sono chiari i programmi didattici , né la provenienza e la ripartizione delle risorse economiche necessarie alla riforma.

La formazione iniziale dei docenti e i "Centri di ateneo"
Il secondo decreto approvato riguarda invece la formazione iniziale dei docenti. Le Scuole di specializzazione per la formazione dei futuri insegnanti, create dal ministro Berlinguer saranno sostituite dai "Centri di ateneo", a numero chiuso, grazie ai quali, dopo due anni di frequenza, si potrà ottenere l'abilitazione all'insegnamento. E' poi prevista l'iscrizione in un albo regionale a cura dell'Ufficio scolastico regionale. Questo segnalarà alle scuole che faranno richiesta gli abilitati disponibili per ogni materia d'insegnamento. L'istituto sceglierà il candidato e lo assumerà con un contratto di formazione-lavoro della durata di un anno, al termine del quale ci sarà una nuova valutazione e conferma dell'abilitazione alla professione o la bocciatura.