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Libertà-Classifiche rivoluzionate, protestano sindacati e prof

scuola Classifiche rivoluzionate, protestano sindacati e prof Cambiano le regole delle graduatorie: la rabbia degli insegnanti non di ruolo ...

15/06/2004
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Libertà

scuola
Classifiche rivoluzionate, protestano sindacati e prof
Cambiano le regole delle graduatorie: la rabbia degli insegnanti non di ruolo


"Sono stati lesi i nostri diritti acquisiti, questo continuo cambio di regole e norme sta creando solo confusione tra noi precari della scuola". Continua a salire il malumore tra il personale docente: dopo i tagli annunciati nelle scorse settimane, è l'approvazione della legge 143 (conversione del decreto legge 97) a scaldare gli animi. L'entrata in vigore della nuova normativa ha causato la "riapertura" delle graduatorie permanenti degli insegnanti non di ruolo in terza fascia, con la prescrizione della presentazione di una domanda integrativa agli uffici del Csa (ex provveditorato). Il termine per l'invio della documentazione richiesta è scaduto ieri mattina, anche se il ministero della Pubblica istruzione ha concesso fino a lunedì prossimo una sorta di "proroga" per presentare le integrazioni alle domande. Proprio lo scarso tempo a disposizione per la preparazione della documentazione e le modifiche introdotte ai criteri per l'assegnazione dei punteggi hanno dato il via alle proteste e lamentele sia dei sindacati di categoria, sia degli stessi precari. "Non è giusto introdurre queste novità alla fine dell'anno scolastico, quando si è meno informati", racconta un gruppetto di insegnanti incontrate ieri mattina davanti agli uffici dell'ex provveditorato. "Il decreto ha valore retroattivo, ed ha modificato i punteggi. Ad esempio chi ha insegnato nelle scuole di montagna o presso le case circondariali ha dei punti in più". Il che, osservano le insegnanti, può essere giustissimo. Quello che viene contestato è la retroattività del provvedimento, che stravolge le graduatorie e fa sì che anni di insegnamento diventino "lavoro perso", come fa notare una di loro. "Insieme al decreto legge è stata approvata una serie di emendamenti che ha di fatto cambiato i criteri di valutazione dei punteggi - spiega Marina Molinari di Cisl Scuola -. La riapertura dei termini per le integrazioni delle graduatorie, decisa in tempi ristretti (solo 8 giorni di tempo, poi scesi praticamente a 4) ha creato non pochi problemi per centinaia di insegnanti precari di terza fascia: il nostro sindacato ha dovuto organizzare consulenze collettive per riuscire a rispondere alla richieste di chiarimenti". "Ogni due mesi le regole vengono cambiate, non vi sono più certezze, e i diritti dei precari vengono continuamente calpestati", ribadisce Raffaella Morsia di Cgil Scuola. "Con l'approvazione del decreto la graduatoria viene stravolta, ma non solo - sottolinea -. Si mettono a rischio le assunzioni (previste dallo stesso decreto) dei precari di terza fascia". "In questo modo - conclude - si vuole dimostrare che il reclutamento pubblico è ingestibile, ed affidare ai dirigenti scolastici la chiamata diretta del personale docente". Paola Pinotti


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