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Libertà-Diciamo no a una scuola supermarket

MILANO Una scuola supermarket che al pomeriggio si trasformerà in parcheggio, con meno insegnanti sostituiti dal maestro tuttologo e con un'offerta formativa sempre più scarsa. E' questo i...

24/01/2004
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Libertà

MILANO Una scuola supermarket che al pomeriggio si trasformerà in parcheggio, con meno insegnanti sostituiti dal maestro tuttologo e con un'offerta formativa sempre più scarsa. E' questo il futuro che si prospetta con la riforma Moratti secondo Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil Scuola. Lui però non si sente sconfitto dall'approvazione del decreto: "Non ci fermiamo, le iniziative di lotta proseguiranno". Come cambia il tempo pieno? "Questa è la riedizione di un pessimo dopo-scuola. Noi difendiamo un modello di scuola ricco e scelto da tantissime famiglie. Il messaggio del governo è un altro: chi ha bisogno potrà affidare il figlio alla scuola al pomeriggio. Parlano di numero di ore garantite, ma a noi non basta, vogliamo la qualità. La domanda è: tempo "pieno", di che cosa? Sarà pieno di nulla". Perchè anche la figura del tutor è tanto contestata? "Il nostro Paese è arrivato a riformare la scuola elementare perchè ci si era resi conto che i bambini erano cambiati, che c'era bisogno di offrire loro una pluralità di insegnamenti. Il tutor ci riporta invece alla vecchia scuola, al maestro tuttologo degli anni '50 e '60 alla De Amicis". E i piani di studio personalizzati? "Significano che si passa dall'individuazione all'individualismo. Le nostre scuole avevano un progetto di istruzione rivolto a tutta la classe ma che cercavano di intercettare bisogni e aspirazioni di ogni bambino. Ora si passa all'individualismo esasperato, a una scuola trasformata in un supermarket dove ciascuno prenderà ciò che potrà permettersi". m.v.



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