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Libertà-Graduatorie docenti, prevista una pioggia di ricorsi

Piacenza Graduatorie docenti, prevista una pioggia di ricorsi Scattano le azioni legali contro i nuovi criteri di valutazione introdotti per legge ...

20/06/2004
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Libertà

Piacenza
Graduatorie docenti, prevista una pioggia di ricorsi
Scattano le azioni legali contro i nuovi criteri di valutazione introdotti per legge


Lievita la protesta degli insegnati sulle nuove graduatorie così come le ridisegna la legge 143 del 2004, che introduce effetti retroattivi su elenchi consolidati "stravolgendoli" e aprendo la strada ad una pioggia di contenziosi. A livello nazionale Cgil, Cisl e Uil scuola e Gilda sono mobilitati per affrontare la nuova emergenza che - sostengono i sindacati -, rischia di porre un'ipoteca sul regolare inizio dell'anno scolastico (anche a Piacenza), tanto che si è chiesta una sospensiva. Nella nostra realtà si stima che potrebbero essere 500-600 i ricorsi di insegnanti abilitati presenti nelle graduatorie permanenti delle scuole di ogni ordine e grado. "Ci sono vizi di incostituzionalità a nostro parere nei criteri introdotti dalla legge" spiega Marina Molinari della Cisl, il sindacato, come ha fatto anche la Gilda, ha presentato ricorso a livello nazionale, ma ora apre la partita in sede locale per raccogliere ricorsi collettivi da presentare ai Tar regionali. "Abbiamo dato un giudizio molto negativo anche sul fatto che ogni due mesi cambiano le regole del gioco sulle graduatorie, ciò significa calpestare dei diritti" rincalza a sua volta Raffaella Morsia della Cgil, che sottolinea come vi saranno problemi per le nomine e l'avvio regolare dell'anno. "Si tende a rendere inutilizzabile il sistema di reclutamento pubblico, mancando certezze e diritti diventa facile arrivare alla chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, è ciò che temiamo". Tanto per comprende meglio certe "incongruenze" introdotte, viene spiegato che il criterio più contestato è quello della retroattività, ovvero il raddoppio del punteggio di chi ha lavorato in montagna, con effetti retroattivi appunto. Ma il modo stesso di considerare la montagna è opinabile. Nel caso di Piacenza, spiega Marina Molinari, sono considerati tali paesi come Ferriere e Farini, ma non come Ottone. E ciò perché si prendono in considerazione tutte quelle scuole che abbiano almeno un edificio sopra i 600 metri. Un beneficio per chi abbia insegnato anche per poco tempo in una di queste scuole, ma una forte penalizzazione per chi ha insegnato invece a livello del mare. In generale si prevede uno scombussolamento di situazioni consolidate che pone a rischio le posizioni di tanti insegnanti. La Gilda sul suo sito parla di una "vergogna nazionale", di una "lotteria dei punteggi" nelle nuove tabelle di valutazione. Per chi intende farsi avanti, il recapito è naturalmente quello dei sindacati confederali e della Gilda che potranno fornire le indicazioni del caso. p.s.


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