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Libertà-Istituti tecnici, vogliamo restare scuole di serie A

Un cieco che si muovesse a tentoni in una foresta avrebbe pi?sibilit'#2084;i ritrovare la strada di casa di quante non ne abbiano - oggi - insegnanti e presidi, famiglie e studenti di capire come sar'...

10/02/2005
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Libertà

Un cieco che si muovesse a tentoni in una foresta avrebbe pi?sibilit'#2084;i ritrovare la strada di casa di quante non ne abbiano - oggi - insegnanti e presidi, famiglie e studenti di capire come sar'#2092;a loro scuola, diciamo, tra un anno.
La riforma Moratti rivolta alle Superiori '#34849;lle porte, ma la confusione, specie sui profili dei futuri istituti tecnici, regna sovrana fra gli addetti ai lavori. Ed in fondo, '#34864;roprio questo ragionare per ipotesi che crea nervosismo e apprensione in chi vive la scuola. L'unica impressione forte '#34851;he si stia separando con un taglio troppo drastico la formazione professionale dall'istruzione generale che d'#2081;ccesso all'universit'#2848;relegando la prima su uno scalino pi?so e affidandola alle Regioni.
Sono i temi dell'interessante convegno sul futuro degli istituti tecnici e professionali da "riformare" che si '#34867;volto ieri ad Assoindustria per iniziativa dell'istituto Romagnosi e del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Industria. Il tema '#34850;caldo", oggetto gi'#2084;i polemiche, e apre grandi spazi di dubbio. Le scuole professionali, rivolte al mondo del lavoro, diventeranno istituti di serie B rispetto ai licei? Come tutelare la libert'#2084;ei ragazzi di ripensare al loro corso di studi? Come garantire figure capaci di inserirsi nel mondo del lavoro col giusto bagaglio tecnico ma non depauperate di un sapere generale?
?Dobbiamo mettere molto sapere nel saper fare?. E' la convinzione espressa con passione dall'eurodeputato diessino Pierluigi Bersani nel commentare una riforma sulla quale '#34862;ecessario ?far chiarezza?, ma che nel frattempo ha messo gli istituti tecnici sullo scomodo ?lettino dello psicanalista?. Bersani si dice sicuro che la riscossa di un Paese in declino come il nostro passi attraverso l'istruzione, proprio mentre ci accorgiamo di occupare gli ultimi posti in Europa nelle materie scientifiche. Bersani vede anche un ?impressionante? deficit di professionalit'#2094;ei mestieri a servizio dell'impresa, ecco allora la ricetta: ?cultura di base pi?a ma anche una pi?nificativa formazione professionale?. Tanto pi?essaria nel contesto del distretto piacentino, come di altri distretti industriali, dove manca lo scatto verso le nuove tecnologie.
Mentre la linea vincente sul ?mercato? della scuola, la scelta di tanti genitori di orientarsi verso i licei provoca ?grandi danni? a detrimento della formazione pi?nica e professionale. Anche questo effetto di una legge di riforma che va ?corretta?.
La materia pi?cialistica '#34867;tata affrontata da Ettore Piazza, dirigente tecnico dell'Urs Emilia Romagna e da Renza Bertuzzi, insegnante e membro della commissione Osa Licei (commissione consultiva del ministero). Piazza ha portato sul piatto della discussione alcuni ingredienti nuovi riferiti alla riforma che si sta articolando in decreti attuativi: il fatto che debba nascere un secondo canale universitario con corsi di formazione professionali, il fatto che i binari tra licei e istituti professionali non siano totalmente separati e con l'accordo Stato-regioni si potr'#2102;antare crediti per muoversi tra i due. Gli studenti? Non sono uguali ?l'importante '#34851;he scelgano per inclinazione, non per sconfitta?. Gli insegnanti? ?Tutti lavoreranno per la stessa istituzione e avranno gli stessi contratti? cos'#51250;assicura Piazza chi teme disparit'#2084;i trattamento tra licei e professionali.
Renza Bertuzzi criticamente sostiene che ?non sono affatto chiare le buone ragioni del cambiamento e negli insegnanti permane un disagio sul proprio ruolo?. La riforma dice che i licei restano tali, ma non dice cosa diventeranno gli istituti tecnici, per'#55874;'#57263;n '#34852;etto che i cambiamenti, qualunque essi siano, avvengano a breve (?Le regioni a cui passeranno gli istituti professionali cercheranno di conservare e non di rivoluzionare?). E il Romagnosi? Dovr'#2083;hiedersi cosa sia pi?veniente: se diventare liceo economico o passare alla Regione. Un dubbio amletico.
Patrizia Soffientini
patrizia.soffientini@liberta.it