Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Libertà-Precari, 4mila in corsa per le graduatorie.A rischio l'inizio delle lezioni".

Libertà-Precari, 4mila in corsa per le graduatorie.A rischio l'inizio delle lezioni".

Approvato il decreto per la formazione degli elenchi 2004-2005: sei punti ai supplenti storici. Bocciatura del sindacato. Precari, 4mila in corsa per le graduatorie. "A rischio l'inizio delle lezion...

05/04/2004
Decrease text size Increase text size
Libertà

Approvato il decreto per la formazione degli elenchi 2004-2005: sei punti ai supplenti storici. Bocciatura del sindacato.
Precari, 4mila in corsa per le graduatorie.
"A rischio l'inizio delle lezioni".

Hai fatto il militare? Eccoti dodici punti in più in graduatoria per insegnare. E' una delle tante nuove regole (peraltro contestata) del decreto-legge fresco di approvazione che stabilisce i criteri con cui verranno formati i nuovi elenchi biennali dei docenti sul 2004-2005. Ma il precariato resta un fiume in piena pronto ad "esondare" in qualsiasi momento, come fu mesi fa con i contrasti sorti circa il trattamento dei supplenti storici e quelli usciti dalle scuole di specializzazione (Ssis), i cosiddetti "sissini". A Piacenza il sindacato accoglie con una bocciatura le nuove regole e ritiene che sia a "rischio l'avvio regolare dell'anno scolastico", anche se in una città piccola si potrà sperare in un celere lavoro amministrativo sulle graduatorie da rifare. Sono circa quattromila gli insegnanti precari piacentini in scuole di ogni ordine e grado, dotati di abilitazione, che devono riposizionarsi nelle graduatorie, da ricompilare entro l'estate. Mentre per altri ottomila precari privi di abilitazione si attendono successivi provvedimenti governativi.
Tra le novità: il "bonus" di sei punti alle abilitazioni diverse dalla specializzazione Siss, dunque ai precari storici; ma c'è pure la riduzione a un terzo del punteggio da attribuire al voto di abilitazione. Si rafforzano dunque i punteggi frutto di titoli di studio. E gli addetti ai lavori prevedono ribaltoni, tensioni tra i supplenti, nuove "discriminazioni". "Il disegno di legge in discussione da mesi non riusciva a passare e metteva seriamente a rischio la partenza dell'anno scolastico - spiega Marina Molinari, responsabile Scuola della Cisl - allora il ministero ha dovuto far uscire il decreto, che però riaprirà fratture, scontri tra precari". Appare "iniqua" la norma del riconoscimento anche di 12 punti a chi ha svolto servizio militare. "Nasce da un ordine del giorno presentato da An che nota come troppi pochi uomini sono docenti". Ma per la sindacalista il problema è legato al fatto che gli insegnanti sono sottopagati e gli uomini non possono permettersi una carriera che non consente di mantenere la famiglia. A breve partirà anche a Piacenza l'operazione di presentazione delle domande ex novo. Operazione impegnativa e lunga sia per i sindacati che fanno consulenze, sia per il Csa. "C'è molto ritardo, vediamo incerto l'inizio dell'anno scolastico il 1° settembre" obietta Raffaella Morsia, che rappresenta la Cgil Scuola. "I tempi sono ampiamente a rischio - spiega - per le immissioni in ruolo con diritto a retribuzione e per iniziare l'anno regolarmente, tra insegnanti che cambieranno e chi arriverà in ritardo ad occupare il posto". Mali storici che potrebbero acutizzarsi, anche se Piacenza sa far fronte ai "nodi" amministrativi. "Il decreto eredita tutte le contraddizioni del testo del disegno di legge - dice la Cgil - con scelte inaccettabili come il riconoscimento di 12 punti per chi ha fatto servizio militare, forma grave di discriminazione, allora perché non si riconosce alle donne il tempo legato alla facoltà riproduttiva?". Né viene risolta la diatriba tra "sissini" e precari storici: "L'ennesima revisione punteggi susciterà nuovi conflitti, mortificando il merito rispetto al punteggio di abilitazione". Per la Cgil, il decreto inasprisce la "precarizzazione delle condizioni di chi vive nella scuola", come pure faranno le immissioni in ruolo previste in 15 mila unità ("una goccia nel mare a fronte di 100mila posti vacanti") e fa da apripista alla attuazione della Legge Moratti con assunzioni di docenti su chiamata nominale ("Ci aspettiamo tagli devastanti con la riforma a regime"). Anche le graduatorie aggiornate ogni due anni non "funzionano". Chi si abilita nel 2005 "dovrà aspettare un anno ad inserirsi". Patrizia Soffientini patrizia.soffientiniòliberta.it"


FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

Nei prossimi giorni potrai firmare
per il referendum abrogativo.

APPROFONDISCI