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Libertà-Scuola, i collaboratori protestano contro i tagli

Scuola, i collaboratori protestano contro i tagli Manifestazione martedì 8 giugno alle ore 14 all'ex Provveditorato. Interessato i...

29/05/2004
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Libertà

Scuola, i collaboratori protestano contro i tagli


Manifestazione martedì 8 giugno alle ore 14 all'ex Provveditorato. Interessato il personale di segreteria, i tecnici ed i bidelli. "I carichi di lavoro pregiudicano la didattica"
Manifestazione martedì 8 giugno alle ore 14 all'ex Provveditorato. Interessato il personale di segreteria, i tecnici ed i bidelli. "I carichi di lavoro pregiudicano la didattica"
Protestare contro i tagli degli organici del personale Ata decisi dal ministero della Pubblica Istruzione, nonostante i carichi di lavoro per i tecnici di laboratorio, addetti alla segreteria siano aumentati nel corso degli ultimi anni. Per denunciare l'insostenibilità della situazione piacentina, i sindacati hanno organizzato per la giornata di martedì 8 giugno una manifestazione, alla quale sono invitati le Rsu e il personale Ata di tutte le scuole, che si terrà a partire dalle 14 di fronte alla sede del Csa (Centro Servizi Amministrativi) di via Camia. Una delegazione dei partecipanti al presidio incontrerà il direttore provinciale Armando Acri, al quale verrà consegnato un documento di protesta. "I tagli apportati ai collaboratori scolastici, tecnici di laboratorio e personale di segreteria sono diventati insopportabili negli ultimi tre anni - denuncia Raffaella Morsia di Cgil Scuola -. Nell'anno scolastico 2002-2003 sono stati tagliati 53 posti, nel 2003-2004 si è passati a 31, e per il 2004-2005 sono previsti altri 32". Al di là dei numeri, le critiche dei sindacati si rivolgono anche contro le modalità con le quali si è proceduto alla riduzione dei posti disponibili per il personale Ata. "Lo stesso ministero aveva deciso pochi giorni fa che la disponibilità complessiva per Piacenza dovesse essere di 1031 unità - aggiunge Marina Molinari di Cisl Scuola -. Per poi decidere nel giro di poche ore di farla scendere a 999 posti". "In questo modo disattendono le proprie decisioni - incalza Raffaella Morsia -, e le proprie norme, vendendo meno alla correttezza e trasparenza dovute ai lavoratori che vedono continuamente attaccato il loro diritto all'occupazione". Senza tralasciare il fatto che la riduzione dell'organico, sottolinea nuovamente la Molinari, rischia di creare non pochi disagi nella gestione del lavoro. "Aumentano i carichi di lavoro, sia per gli ausiliari, che per le segreterie, che per i tecnici di laboratorio - spiega -. Così viene compromessa la funzionalità della scuola, della qualità dei suoi servizi, della sicurezza, della vigilanza, dell'assistenza all'handicap e di supporto alla didattica". "Viene pregiudicato il modello unitario di scuola pubblica - commenta la Morsia - a fronte della ripartizione delle competenze, vengono sottratti sempre posti". Paola Pinotti