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Libertà-Scuola, per la Moratti raggiunti tutti gli obiettivi-Sindacati e opposizione insorgono: ottimismo fuori dalla relatà, è solo propaganda

Scuola, per la Moratti raggiunti tutti gli obiettivi Sindacati e opposizione insorgono: ottimismo fuori dalla relatà, è solo propaganda ...

07/09/2005
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Libertà

Scuola, per la Moratti raggiunti tutti gli obiettivi
Sindacati e opposizione insorgono: ottimismo fuori dalla relatà, è solo propaganda

ROMATutto a posto (per la Moratti) e niente in ordine (per opposizione e sindacati) nella scuola italiana. Nella tradizionale conferenza di inizio anno scolastico, il ministro dell'Istruzione, ieri mattina, ha presentato un bilancio di fine legislatura assolutamente positivo passando in rassegna tutti gli obiettivi a suo dire raggiunti, dall'innalzamento dell'obbligo scolastico a una maggiore diffusione dello studio della lingua inglese.
Ha quindi rassicurato le famiglie, come del resto aveva già fatto negli anni passati, sul regolare avvio dell'anno scolastico: i ragazzi troveranno in classe tutti i professori sin dal primo giorno di scuola, le supplenze necessarie sono state già tutte assegnate, non c'è nessun caro-libri e quanto agli organici l'annunciato e atteso piano pluriennale di assunzioni è in via di definizione. Insomma, un quadro tutto a tinte rosa che ha incluso anche il contestato decreto sul secondo ciclo di istruzione. Nel merito, per la verità, il ministro non è voluta entrare ma ha garantito che con le Regioni (che a fine luglio e ancora nelle scorse settimane avevano contestato alcuni contenuti della riforma e chiesto il blocco della sua sperimentazione) non c'è alcun contenzioso, ma un confronto aperto e costruttivo. Una visione, quella del ministro, per nulla condivisa da opposizione e sindacati che parlano di "pura propaganda". "Quello del ministro - afferma il diessino Andrea Ranieri - è un ottimismo fuori dalla realtà". "Ogni volta che parla la Moratti, come Berlusconi, si dà dieci e lode, ma la verità - aggiunge la collega di partito Maria Chiara Acciarini - è che merita un 4". "Moratti vende solo toppe per un vestito liso" rincara la dose il Verde Cortiana e Manzini della Margherita vede un dopo-Moratti molto impegnativo "perchè richiederà non solo molte modifiche normative, ma soprattutto forti investimenti che questo governo non ha saputo o voluto fare". Secondo Bergonzi del Pdci, il ministro oggi "ha dimenticato la cosa più importante che doveva fare: chiedere scusa per la situazione in cui ha ridotto la scuola pubblica italiana". Non sono più teneri i giudizi dei sindacati. "Le scuole statali sono state ridotte talmente allo stremo, che non hanno neppure le risorse - assicura il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini - per pagare la tassa sui rifiuti". "Avrebbero bisogno - aggiunge Francesco Scrima, leader della Cisl scuola - di ben altra attenzione politica". Caustico il leader dei Cobas Piero Bernocchi che parla di "delirio surreale" del ministro invitandola, per limitare i danni, ad andarsene a fare il sindaco a Milano. A difendere l'operato del ministro scende in campo An che accusa la sinistra di ripetere il suo "noioso e inconcludente ritornello propagandistico del 'tutto va malè e i giovani di Forza Italia secondo i quali "gli ottimi risultati" raggiunti dall'applicazione della riforma Moratti, rivelano "sia l'infondatezza delle accuse lanciate da opposizione e sindacati sia la natura squisitamente ideologica delle barricate alzate in questi 4 anni".

07/09/2005