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Libertà: «Scuola piacentina strangolata dai tagli»

Flc Cgil: il territorio sia unito nell'emergenza. Cisl: preoccupatid al boom di pluriclassi

10/04/2009
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Libertà

Centoquindici alunni in più nella scuola primaria, 130 in più alle medie, e altri 190 alle superiori. Dai 3 ai 400 bimbi in lista d'attesa alle materne della provincia, cento solo in città. Un incremento che a settembre dovrà fare i conti, tuttavia, con i tagli imposti dalla finanziaria, 1.637 i docenti in meno previsti a livello regionale, silenzio totale sulle cifre provinciali.
Ed è su questa emergenza che Cisl Scuola e Flc Cgil riavviano le prove di dialogo, dopo il civile gelo che era sceso tra le due compagini in occasione dell'ultimo sciopero della scuola quando la Cisl non aveva seguito la Cgil in piazza. Il 23 aprile, alla Camera del Lavoro di Piacenza, Cisl-Cgil-Uil hanno indetto una conferenza unitaria con le Rsu della scuola, per comunicare l'entità dei tagli agli organici di diritto che per quella data sarà ormai inevitabile conoscere. Fino a questo momento esistono delle stime, meglio, delle proiezioni.
Drammatiche quelle preannunciate ieri da Stefano Vantadori e Lucia Galeazzi (Cisl Scuola), che venerdì 17 aprile hanno indetto un'assemblea per il personale non di ruolo docenti e Ata alla Calvino (ore 17), e che il 28 aprile parteciperanno ad una manifestazione-vertenza a Bologna . Vantadori, nel riassumere l'appello all'impegno sull'emergenza scuola rivolto al territorio (lettere inviate a politici ed amministratori della provincia di Piacenza) denuncia il fatto che «720 famiglie rischiano di non veder soddisfatta la loro richiesta di tempo pieno alla primaria», paventa «il possibile taglio di 38 classi di tempo pieno» e sempre per le elementari rilancia l' éscalation delle pluriclassi: Roncaglia, Perino, Gazzola, San Pietro in Cerro, un elenco che prosegue ancora.
Per il 21 aprile la Flc Cgil ha fissato un'assemblea alla Camera del lavoro (ore 16.30) «per contrastare la precarietà e le devastanti politiche del governo nei comparti della conoscenza», ha affermato ieri la responsabile Raffaella Morsia ad un incontro a cui è intervenuta anche Mattea Cambria. «Al Governo - prosegue la Morsia - chiediamo l'apertura immediata di un tavolo sul precariato della scuola per una soluzione positiva. Chiediamo il ritiro dei tagli della legge 133, l'immissione a ruoli per i posti vacanti, la proroga per i precari in servizio, il ripristino delle supplenze su spezzoni fino a 6 ore, e la definizione di strumenti di sostegno all'occupazione». E sempre la Flc Cgil chiede oggi a gran voce di «trovare una posizione forte e unitaria sul territorio per difendere la qualità della scuola e i posti di lavoro».
Simona Segalini
simona.segalini@liberta.it