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Libertà-Scuola: precari "dentro" entro 3 anni

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27/05/2004
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Libertà

Scuola: precari "dentro" entro 3 anni
Approvato il decreto. Assunzione per 15mila insegnanti di religione


ROMA Camera e Senato hanno approvato ieri, a distanza di poche ore, un decreto che pianifica in tre anni, a partire dal prossimo gennaio, l'assunzione nella scuola degli insegnanti precari. A Montecitorio, è passato con 223 voti favorevoli, due soli contrari e 139 astensioni del centrosinistra, che vanta l'approvazione di una modifica sostanziale, anche se mantiene le proprie riserve sull'impianto generale del provvedimento, segmento della riforma di Letizia Moratti. Mentre il parlamento era impegnato in questo sprint legislativo, prima della sospensione elettorale, il cardinale Camillo Ruini per la Cei e il ministro dell'Istruzione procedevano alla firma dell'accordo sull'assunzione, a tempo indederminato, di 15 mila insegnanti di religione nei prossimi tre anni, di cui 9 mila 229 a partire dal prossimo anno scolastico. La Moratti ha definito l'accordo un "un ulteriore progresso della riforma della scuola". Per l'approvazione della norma sui precari, la Camera ha dovuto fare una vera corsa a ostacoli, al punto che, durante un interruzione della seduta e la convocazione del comitato dei Nove, Ferdinando Adornato, Fi, mostrava segni di pessimismo. Il via libera sulle proposte dell'opposizione ha consentito l'approvazione del decreto e il suo passaggio al Senato per il varo definitivo. L'opposizione sostiene che il governo è stato costretto a capitolare, pena la scadenza del decreto il 29 maggio, nel pieno della sospensione dei lavori parlamentari. E così, entro il 31 gennaio, il governo dovrà adottare "un piano pluriennale di nomine a tempo indeterminato che, nel corso del prossimo triennio consenta la copertura dei posti disponibili e vacanti". Un altro emendamento tende a riequilibrare la posizione dei "precari storici" rispetto a quanti hanno ottenuto l'abilitazione all'insegnamento frequentando corsi speciali. Viene poi assegnato un punteggio doppio per gli insegnanti in scuole di montagna, sopra i 500 metri. Titti De Simone, Rc, parla di importante risultato. Le deputate dell'opposizione Giovanna Grignaffini, Elena Cordini, Piera Capitelli e Alba Sasso parlano di "un grande risultato, che darà stabilità alla scuola e più tranquillità al personale". Soddisfatta anche la Cgil scuola. Renato Venditti