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Libertà-Sindacati e genitori

"La menzogna delle 40 ore" PIACENZA(d.m.) "27 + 3 + 10" fa 40 ore, ma non è uguale a tempo pieno, checché...

15/01/2004
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Libertà

"La menzogna delle 40 ore"


PIACENZA(d.m.) "27 + 3 + 10" fa 40 ore, ma non è uguale a tempo pieno, checché ne dica la Moratti che nella circolare dell'altro ieri parla di 40 ore settimanali definendole "tempo pieno". "Nella bozza di decreto sta scritto a chiare lettere che vengono abrogati gli articoli del '94 che istituivano il tempo pieno", denuncia Raffaella Morsia, segretaria provinciale della Cgil scuola, che non esita a definire "una menzogna" l'operazione "propagandistica della Moratti". "Ciò che sta dentro al modello della Moratti - aggiunge la segretaria provinciale della Cisl scuola Marina Molinari - è diverso dal tempo pieno che viene difeso dai genitori. Il tempo pieno non è semplicemente un orario scolastico, che lasci il bambino a scuola tra le 8.30 e le 16.30. Il tempo pieno comporta che due insegnanti seguano i bambini in modo continuo e disteso". Cosa si prospetta invece con le 40 ore "morattiane" (27 obbligatorie, 3 facoltative e 10 di mensa)? Un baillame di esperti e docenti che ruotano. "Quello che si perde è il modello pedagogico e il rispetto dei tempi di apprendimento", spiega la Morsia che parla di un ritorno all'indietro, ai "vecchi doposcuola che peraltro, se parte dell'orario sarà facoltativo, rischiano di ghettizzare quei bambini le cui famiglie hanno esigenze di custodia per le ore pomeridiane".


Partita anche la raccolta di firme


(p.pin.) Una campagna di raccolta firme contro la legge Moratti e il decreto attuativo della riforma scolastica, e la difesa del tempo pieno. Iniziativa promossa da sindacati e associazioni di genitori: ieri pomeriggio Cgil e Cisl Scuola insieme al Comitato dei Genitori Contro la Legge Moratti e l'Age di Fiorenzuola hanno allestito un banchetto informativo all'inizio di via XX Settembre, per raccogliere adesioni e sensibilizzare l'opinione pubblica. "Guardiamo alla riforma con grande preoccupazione - ha spiegato Daniela Ferretti, del Comitato dei Genitori Contro la Legge Moratti - perché sta portando a una dequalificazione di tutti gli ordini scolastici". Oltre alla raccolta firme, nei prossimi giorni verranno inviati fax di protesta sia ai sindacati confederali che al ministero della Pubblica Istruzione, mentre per il 17 gennaio è in programma una manifestazione nazionale a Roma.


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