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Libertù-La scure si abbatte sul sostegno

Piacenza I posti calano di 151 unità rispetto allo scorso anno: "Penalizzata la qualità del servizio" La scure si abbatte sul sostegno Diminuiscono le cattedre, protestano Regione e sindacati...

10/06/2004
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Libertà

Piacenza
I posti calano di 151 unità rispetto allo scorso anno: "Penalizzata la qualità del servizio"
La scure si abbatte sul sostegno
Diminuiscono le cattedre, protestano Regione e sindacati


Parte in deficit la predisposizione dell'organico docente per il prossimo anno scolastico a Piacenza, e il settore a risultare maggiormente colpito dai tagli ministeriali sul personale di ruolo è quello del sostegno. La penalizzazione inflitta alla categoria insegnanti comprendendo gli incaricati a supporto dell'handicap porterà a Piacenza una diminuzione di 151 unità rispetto all'anno scorso. Secondo dati pubblicati sul Sole 24ore, infatti, a fronte di un organico statale - comprensivo del sostegno - di 2.994 unità nell'anno scolastico 2003-2004, è prevista una diminuzione a 2.843 unità nel prossimo 2004-2005. Mentre da 2.682 posti in organico (non comprensivi del gruppo del sostegno) nel 2003-2004, si passerà ai 2.704 previsti per il prossimo anno scolastico. Ma a creare perplessità è soprattutto il contemporaneo aumento degli studenti.
"Abbiamo appreso ufficialmente dal Ministero -- che non ci verrà concesso alcun ampliamento degli organici dei docenti, ledendo i diritti fondamentali dei ragazzi e delle famiglie" dice in una nota l'assessore regionale alla scuola Mariangela Bastico. I sindacati fanno eco: "Il sostegno è il grande penalizzato- aggiunge Marina Molinari di Cisl Scuola - inoltre solo a Piacenza sono stati 80 i casi in più che hanno utilizzato il servizio quest'anno. E in passato erano gli enti locali a supportare l'integrazione, ma oggi non sono più in grado di colmare queste carenze. Diminuiscono quindi le ore e la qualità del servizio offerto". "I tagli hanno riguardato in modo particolarmente grave gli insegnanti di sostegno e quelli delle superiori. La ragione è nel fortissimo incremento di alunni in particolare in Emilia Romagna. A Piacenza sono 800 gli alunni in più rispetto all'anno precedente - fa notare Raffaella Morsia, di Cgil Scuola - e nella sostanza è stato riconfermato l'organico dell'anno precedente, di per sé già scarso. Per quanto riguarda la scuola elementare rimane garantito il tempo pieno solo come quantità di tempo ma non come modello didattico. Di fatto si riduce un'offerta formativa che non garantisce più compresenze, laboratori e interventi individuali". E vengono sollevate forti perplessità sulla qualità che sarà possibile garantire con un insegnamento che non gode dei sufficienti supporti, oltre al problema delle eventuali nuove classi che potrebbero aggiungersi a quelle previste attualmente. "E' una politica di restrizione che desta preoccupazione - afferma Bernardo Carli, dirigente dell'istituto Cassinari - attualmente l'organico formulato ci è stato confermato, ma la posizione andrà rivista a settembre quando si farà reale il divario tra gli iscritti a febbraio e i reali frequentanti. In questo liceo il tasso di discostamento si aggira sul 17% e chiedere nuove classi potrebbe costituire un problema. Così viene a mancare il diritto allo studio coerente con le inclinazioni dell'alunno". "Le classi sono in aumento, con quattro quinte uscenti ci sono nove nuove prime in entrata, ma per il momento la copertura insegnanti è assicurata" commenta Licia Gardella, dirigente del liceo Respighi. Ilaria Molinari