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Link: "No a prestiti d'onore e indebitamento degli studenti

Quanto ai tagli, da Link ricordano che al ministro che ce ne saranno "fino al 2013"

01/09/2011
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Redattore Sociale

 

Roma - Il Coordinamento universitario Link "esprime la sua totale contrarieta' a forme di borse di studio che non tengano conto della condizione economica dello studente, soprattutto in un regime di tagli al diritto allo studio". È quanto afferma il portavoce Luca Spadon con riferimento alle nuove borse di studio annunciate dal ministro Mariastella Gelmini.

"Il sistema tradizionale di borse di studio, comunque insufficiente, tiene gia' conto dei criteri di merito, oltre che a quelli di reddito- spiegano da Link-. Affidare al voto di maturita' o a test nazionali la possibilita' per decine di migliaia di studenti di poter studiare, trasformando poi un diritto in una forma di indebitamento a vita, e' criminale. Se si tiene conto, che, come riporta il sito prestiti.it, sono piu' di 40.000 gli italiani, genitori e studenti, che hanno rischiesto un prestito nell'ultimo anno per poter pagare i propri studi o quelli dei propri figli, ci rendiamo conto sia di quanto gli studenti vogliano poter studiare senza pesare sulla propria famiglia, doppiamente colpita dalle conseguenze della crisi e dai provvedimenti goverantivi, sia di quanto il governo faccia di tutto per impedirlo. Chiediamo il rifinanziamento dell'universita' e del diritto allo studio."

Quanto ai tagli, da Link ricordano che al ministro che ce ne saranno "fino al 2013". Per il 2012 "il decreto prevede tagli di 417 milioni sui finanziamenti agli atenei". Inoltre, la nuova manovra "contiene pesanti tagli agli enti locali, mettendo in serie difficolta' le regioni, incaricate di finanziare una parte del diritto allo studio. Con i tagli al diritto allo studio di oltre 140 milioni in 2 anni e i tagli alle regioni contenuti nella manovra il governo decide di eliminare in maniera pressoche' definitiva il diritto a poter accedere alla formazione e all'istruzione indipendentemente dalla propria condizione economica".

La Rete della Conoscenza, insieme all'Unione degli studenti, partecipera' per questo allo sciopero generale, indetto dalla Cgil, il 6 settembre.