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Lo strano caso delle scuola di montagna.

Lo strano caso delle scuola di montagna. 6 giugno 2004 da www.precarinapoli.it La vicenda delle scuole di montagna è emblematica del livello di incertezza estrema in cui il reclutamento scolasti...

06/06/2004
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Lo strano caso delle scuola di montagna.
6 giugno 2004
da www.precarinapoli.it

La vicenda delle scuole di montagna è emblematica del livello di incertezza estrema in cui il reclutamento scolastico è precipitato come nessun altro settore e come mai era successo nel nostro Paese. Ma anche della confusione semantica che è stata fatta. Su questo sito, sino a pochi giorni fa, abbiamo mantenuto i nervi saldi e abbiamo considerato che sarebbe stata adottata un'ipotesi restrittiva della norma appena licenziata dal Parlamento. In particolare abbiamo sempre creduto che: 1) l'elenco delle località individuate in base ai criteri ex Legge 90/1957 fosse da ritenere valido; 2) che, quand'anche non lo fosse stato, l'attuale legge facendovi riferimento, lo aveva letteralmente "riesumato". Detto questo l'interpretazione che restringeva la definizione (nell'ambito di quell'elenco) alle sole località che hanno sedi sopra i 600 metri era l'unica plausibile. Questa settimana, però, in ben due incontri (lunedì 1 e mercoledì 3 giugno) il MIUR si era arroccato sull'ipotesi più devastante, quella che, obliterata la definizione riguardante la Legge 90, faceva rientrare tutti i comuni italiani sopra i 600 metri. Qualche quotidiano ha, per proprie vie giornalistiche, raccolto notizie in tal senso così come le stesse organizzazioni sindacali. La circolare che avrebbe dovuto sancire questo stato di cose era attesa per il pomeriggio di mercoledì 3. Inspiegabilmente, però, e a sorpresa la circolare è rimasta bloccata al Ministero per tutta la notte e anche nella mattinata del giorno 4. In quelle ore è successo qualcosa. Ma cosa?... Chissà! Sta di fatto che l'ipotesi originaria, quella che restringeva l'elenco proprio ai comuni del 1957 decurtati di quelli sotto i 600 metri è ritornata (giustamente!) in auge, l'elenco famoso è stato accluso come allegato alla circolare e la necessità della sussistenza di entrambe le condizioni (inclusione nell'elenco e ubicazione sopra i 600 metri) è stata sancita inequivocabilmente dal testo della stessa. Potenza della ragione umana!... Ragione umana che, in verità, si ferma qui e proprio non riesce ad andare oltre. In quell'elenco, infatti, figurano comuni sulla costa (eclatante il caso, per esempio, di Positano). Con delle altre situazioni incredibili. Tra essi, infatti, ci sono intere città come Potenza (circa 800 s.l.m.) mentre ne mancano altre come l'Aquila (714 s.l.m.). Irrazionalità pura! Dei circa 3200 comuni contenuti in quell'elenco, quindi, moltissimi verranno esclusi dalla clausola dell'altimetria minima. Ciò che, a parte tutto, sembra più irrazionale è che basterà che una scuola abbia una sola sede sopra i 600 per essere impalmata sebbene, col dimensionamento, molti comuni piccoli e piccolissimi, posti ad altezze ben diverse gli uni dagli altri, siano stati riuniti in un unico istituto. L'impressione di una legge scritta pessimamente, frutto di disattenzioni terminologiche da un lato e di una visione clientelare dall'altro è veramente penosa! Incredibile a credersi perfino con un governo come questo..."