Ma il 70% degli insegnanti è contrario alla maturità in presenza
Sondaggio and. intanto a milano manca metà dei presidenti
Emanuela Micucci
Dalle prime elaborazioni dei dati emergono indicazioni sulla diffusa preoccupazione tra i docenti che temono la possibilità di contagi da covid-19 per un esame di Stato svolto in presenza. Solo il 27,4%, infatti, condivide la scelta della ministra dell'istruzione Lucia Azzolina di un esame con commissioni e candidati a scuola. Un netto no all'esame in presenza è espresso dal 37,9% dei partecipanti al questionario. «Probabilmente anche perché ad oggi non c'è alcuna garanzia che si possa lavorare in piena sicurezza», commenta Greco. Mentre il 22,7% è d'accordo alla presenza dei soli candidati in aula con la commissione a distanza, collegata in remoto.
Il 12,5% dei docenti, invece, vorrebbe che l'esame non si svolgesse, così com'è stato fatto in altri Paesi europei. In Olanda e in Francia, ad esempio, l'esame di Stato è stato annullato ed il diploma verrà conferito sulla base dei voti scolastici già ottenuti. Infine, solo il 6% dei docenti italiani ritiene che non vi siano le condizioni per poter dare al momento una risposta.
La restante parte dei partecipanti propone di spostare l'esame a settembre. Del resto, già 300 docenti hanno fatto ricorso urgente al Tar contro la maturità in presenza decisa dalla ministra a cui hanno scritto un appello, forti anche di un gruppo social. «Maturità 2020 on line», che ha subito raccolto oltre 6 mila iscritti. Auspicando una maturità on line, che garantisca un esame di Stato a contagio nullo. Non solo.
Il fermento e la paura del coronavirus nel corpo docente sono tali che non si trovano i presidenti di commissione per fare l'esame in presenza. Circa il 15% e con solo 8 regioni che hanno colmato i posti vacanti, secondo il Miur. Molti i problemi in Lombardia, dove manca il 50% dei presidenti, e nel Lazio.