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Manifesto-Bimbi in attesa alle materne Moratti: "Ci pensa la Finanziaria" Se i sindacati accettano la riforma

SCUOLA Bimbi in attesa alle materne Moratti: "Ci pensa la Finanziaria" Se i sindacati accettano la riforma CI. GU. Vietato parlare di tagli, quando in aula c'è il ministro dell'istruzio...

14/10/2004
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il manifesto

SCUOLA
Bimbi in attesa alle materne Moratti: "Ci pensa la Finanziaria" Se i sindacati accettano la riforma
CI. GU.
Vietato parlare di tagli, quando in aula c'è il ministro dell'istruzione Letizia Moratti. Che ieri ha risposto a due interrogazioni alla Camera in cui si chiedeva conto dei tagli operati dal suo ministero alla scuola. La prima, presentata dall'onorevole Squeglia (Margherita), puntava il dito sulla carenza degli insegnanti di sostegno, alla base di una forte mobilitazione soprattutto in Campania. La seconda, presentata da Titti De Simone del Prc, ricordava i 100 mila bambini in lista d'attesa per accedere alla scuola dell'infanzia. Ma per il ministro Moratti va tutto bene. Riguardo agli insegnanti di sostegno il ministro ha parlato di una "crescita costante". Dai 77 mila dell'anno 2002-2003 ai 79 mila del 2003-2004, e quest'anno - anche se i dati non sono ancora certi - i posti in più sarebbero 2.800. Insomma, ogni anno ci sarebbero circa duemila insegnanti in più (chiaramente non di ruolo, ma questo il ministro non lo specifica) a fronte, però, di un aumento dei ragazzi diversamente abili nelle scuole che viaggia su ben altre cifre: se nel 2002-2003 erano 145 mila, l'anno successivo sono 151 mila. Ma Moratti si supera quando sciorina le cifre per la regione Campania: "La dotazione è aumentata di 300 posti", afferma. Unico taglio a Caserta (200 posti in meno) perché "sono state evidenziate situazioni anomale la cui verifica è stata affidata a un apposito collegio ispettivo". "Il ministro Moratti ci ha fatto un gran complimento - risponde da Napoli Franco Buccino, della Cgil scuola - perché quei posti in più sono stati strappati al ministero grazie a una mobilitazione di genitori e insegnanti, e sono molti di meno rispetto alle reali esigenze della regione". In Campania, difatti, la vertenza non è finita e nel quadro delle mobilitazioni che porteranno allo sciopero del 15 novembre, è proprio la Campania ad aprire le danze venerdì con lo sciopero di un'ora.

Stesso serafico atteggiamento per quanto riguarda la drammatica situazione delle scuole dell'infanzia. Non soltanto la riforma Moratti ha aperto agli anticipi (se consideriamo gli anticipatari i bimbi in lista sono 170 mila) ma assicurava una generalizzazione del servizio che è rimasta sulla carta. Il ministro in aula ha spiegato che la generalizzazione è "graduale" e per ora gli insegnanti in più in organico sono 780. Ma il bello deve venire: il ministro ha detto che grazie alla Finanziaria 2005 sarà possibile prevedere "nuove figure professionali" per generalizzare la scuola dell'infanzia. Sul punto è in corso "una negoziazione con le organizzazioni sindacali". "Promettete i 400 mila docenti da voi sbandierati soltanto qualora i sindacati accettino la sperimentazione della riforma, ovvero l'anticipo", ha risposto la deputata De Simone. Per concludere la giornata di ieri, l'Associazione dei comuni italiani ha lanciato l'allarme: mancano solo due mesi alla scadenza dell'adeguamento per gli edifici scolastici alla normativa sulla prevenzione antiincendi. E le amministrazioni sono in difficoltà "a causa dell'esigiutà del sostegno