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Manifesto: Cari dirigenti, aprite la scuola
LETTERA APERTA
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Cari colleghi, ho espresso in tante sedi la mia amarezza per la distruzione che il decreto 137 farà della scuola elementare, così come l'abbiamo voluta e costruita negli ultimi decenni: attenta ai bisogni dei bambini, colta, accogliente, inclusiva. Scrivo questa lettera aperta per chiedervi di aprire le scuole ai genitori e ai docenti. Sono convinta che spetti a noi, persone di scuola, anche il compito di sollecitare la riflessione degli adulti sui temi, tanto delicati, dell'educazione dei figli, in un'epoca complessa, crudele, violenta, in cui i luoghi tradizionale della formazione e dell'istruzione, le famiglie,la scuola, l'associazionismo, sono entrati in crisi e sono costretti a competere con la potenza mediatica della TV e di Internet. Le scuole non appartengono al ministero, agli enti locali, ai dirigenti e ai docenti. Le scuole sono la rete che la Repubblica italiana si è data per far crescere cittadini consapevoli e critici. Le scuole sono di tutti i cittadini, che ne pagano compiti e azioni con la fiscalità generale. Le scuole appartengono ai territori, dei quali leggono ed esprimono i bisogni culturali e dai quali dovrebbero ricevere richieste e mandati precisi. Tutti i cittadini, a cominciare dai genitori hanno il diritto di utilizzare le scuole, ovviamente rispettando i tempi e gli spazi della didattica. Non intimidiamo i genitori e i docenti, non spegniamo la volontà di partecipare e di interloquire con la prepotenza e l'arroganza di chi, per decreto, intende scardinare il sistema dell'istruzione, senza che si apra un ampio dibattito nel Paese. Noi stessi, come persone competenti, veniamo ignorati e quindi umiliati nella nostra professionalità, quando il Ministro ci accusa di far parte di un sistema che dissipa risorse e costa inutilmente allo Stato. Facciamo sentire la nostra voce e rendiamoci presenti presso le comunità in cui le nostre scuole operano. (Simonetta Salacone, Dirigente scolastica del 126? Circolo didattico «Iqbal Masih» di Roma)