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Manifesto: Conti, i nodi pubblico e scuola

SupSuperamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, estensione della previdenza integrativa ai lavoratori pubblici e razionalizzazione degli enti previdenzialieramento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, estensione della previdenza integrativa ai lavoratori pubblici e razionalizzazione degli enti previdenziali

25/08/2006
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il manifesto

Superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, estensione della previdenza integrativa ai lavoratori pubblici e razionalizzazione degli enti previdenziali. Questi i temi che il ministro del lavoro, Cesare Damiano, e il ministro della funzione pubblica, Luigi Nicolais, hanno affrontato ieri in un incontro volto a discutere azioni comuni in vista della presentazione della finanziaria 2007. Niente tagli - annunciano - ma riforme, a partire dall'eliminazione del blocco alle assunzioni nel pubblico impiego deciso dal governo Berlusconi. «Se parliamo di eliminare il precariato - ha fatto notare il ministro Nicolais - dobbiamo eliminare il blocco delle assunzioni». Secondo stime fornite dal ministro Damiano, infatti, sarebbero oltre 250 mila i lavoratori pubblici con contratti anomali. Nicolais si è soffermato su altre due ipotesi circolate in queste ore: l'allungamento della durata dei contratti da due a tre anni e una possibile sospensione dei contratti integrativi. Sul primo punto ha evidenziato la necessità di concertare ogni decisione con le parti sociali e la priorità di mantenere vivo il rinnovo del contratto di lavoro. Più decisa la posizione sugli integrativi. «Non vogliamo parlare di nessun blocco, - ha detto Nicolais - ma vedere quello che possiamo fare tenendo conto delle condizioni che abbiamo con la finanziaria». Rimangono però le preoccupazioni soprattutto dei sindacati scuola che, in un comunicato, chiedono al governo «di porre fine ad una stagione continua di riduzione di risorse, che ha caratterizzato in particolare la legislazione precedente e che ha messo la scuola pubblica in grande difficoltà». L'incontro ha, comunque, sancito il via definitivo alla previdenza complementare tra gli statali, a partire dal personale dei ministeri e degli enti pubblici non economici. Ancora in fase di studio, invece, la razionalizzazione degli enti previdenziali, che non passerebbe necessariamente per la fusione tra Inps e InPdap, giudicata anzi un'ipotesi «impropria» da Damiano. St. Ra.