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Manifesto-"Dica trentatré"

SCUOLA "Dica trentatré" Adesione massiccia allo sciopero Ma la Moratti dà i numeri: "Solo il 33%" I. VA. Con punte di adesione del 70% la scuola ha risposto con slancio allo sciopero ge...

27/03/2004
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il manifesto

SCUOLA
"Dica trentatré"
Adesione massiccia allo sciopero Ma la Moratti dà i numeri: "Solo il 33%"
I. VA.
Con punte di adesione del 70% la scuola ha risposto con slancio allo sciopero generale proclamato ieri dai sindacati confederali e in alcune città - come Genova e Torino - è stata addirittura protagonista delle manifestazioni organizzate per contestare la politica economica del governo. "Moltissimi cortei - ha sottolineato il leader della Cgil scuola, Enrico Panini - sono stati aperti dai lavoratori della scuola e negli interventi dai palchi hanno trovato largo spazio i temi dell'istruzione e della formazione". Con tanto di denunce: tagli agli investimenti, precarizzazione del personale docente e tecnico-amministrativo, riduzione del tempo pieno e dell'offerta formativa, attacco all'autonomia delle scuole. Molte delle quali, ieri, sono rimaste completamente chiuse.

Cgil, Cisl e Uil hanno espresso "grande soddisfazione" per la riuscita della mobilitazione nazionale. "Una risposta forte", come l'ha definita la segretaria generale del comparto scuola della Cisl Daniela Culturani, contro "una politica scolastica miope e sorda ai reali bisogni della scuola". Ma anche un sinistro campanello d'allarme: "I processi di revisione costituzionale che sono in atto - denuncia Culturani - minano il carattere unitario e nazionale della scuola". E gli effetti potrebbero essere pericolosissimi. Per cui farebbe bene il ministro Moratti - esorta il segretario della Uil scuola Massimo Di Menna - ad ascoltare le ragioni del sindacato e ad aprire un vero confronto".

Pronta risponde donna Letizia, forte dei dati forniti dal Miur: secondo il ministero dell'istruzione la partecipazione allo sciopero sarebbe stata solo del 33,6%. In particolare, nelle 6.247 scuole rilevate (su 10.765) avrebbero scioperato soltanto 194.690 dipendenti su 578.071. C'è di che farla cinguettare: "Il fatto che un'ampia maggioranza degli insegnanti e del personale tecnico-amministrativo sia rimasta al proprio posto per garantire il regolare svolgimento delle lezioni dimostra come prevalgano il senso di responsabilità e l'amore per la scuola". Che è come dire: sindacati irresponsabili e sinistra disamorata. Perché poi rivolgersi, allora, proprio a quella sinistra e a quei sindacati per rinnovare l'invito al dialogo?

Farebbe bene Letizia Moratti ad affidare il proprio ufficio stampa allo Snals di Fedele Ricciato che a destra la scavalca e di molto:"La scuola - dice il Fedele di nome e di fatto - si è pronunciata con un `no' allo sciopero-referundum sulla riforma". A conferma, un significativo campione di dati che però lo Snals si guarda bene dal fornire ma che - guarda caso - "coincidono con quelli forniti dal Miur".

Infuocato il commento di Panini: "Moratti e Snals: la paura fa 33". Nel senso della percentuale. "Un evidente segnale di panico - commenta il segretario della Cgil - il tentativo di recuperare in extremis una parvenza di disponibilità". Proprio mentre cresce la protesta.


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