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Manifesto: Ecco i tagli ai docenti: 42mila in meno, il 40% al sud

La bozza del provvedimento (una ventina di pagine e alcune tabelle) circolata ieri prevede la conferma dei 42 mila posti in meno decisi in Finanziaria, e la loro distribuzione.

25/03/2009
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il manifesto

Puntuali come il Frecciarossa che ieri ha portato Berlusconi da Roma a Milano arrivano anche i tagli annunciati agli organici scolastici. La bozza del provvedimento (una ventina di pagine e alcune tabelle) circolata ieri prevede la conferma dei 42 mila posti in meno decisi in Finanziaria, e la loro distribuzione. Eccola: 10 mila insegnanti in meno nella scuola primaria, oltre 15.500 alle medie e circa 11.350 alle superiori, nonché un taglio di 245 presidi per la riduzione delle autonomie scolastiche. Per quanto riguarda i docenti di sostegno il numero rimane sostanzialmente quello dell'anno scolastico in corso (circa 90.500 unità). A fronte di ciò si prevede un aumento di 4.120 alunni nella primaria e di 10.462 nella secondaria di primo grado, mentre nella secondaria di secondo grado si registra una flessione di circa 26.700 studenti. Ma la cosa più significativa è la distribuzione dei tagli: il 40% si realizzerà in quattro regioni del sud, Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Nel provvedimento (una ventina di pagine a cui sono allegate alcune tabelle) si sottolinea l'esigenza che le Regioni e gli Enti Locali vengano coinvolti nella fase di elaborazione del piano di assegnazione delle risorse alle singole province e anche per il prossimo anno saranno consentite compensazioni tra i contingenti di organico relativi ai diversi gradi di scolarità «anche nell'ottica, ove possibile, dell'estensione del tempo pieno». A questo proposito «l'organizzazione del tempo pieno è realizzata nei limiti dell'organico assegnato per l'anno scolastico 2009-2009» precisando che «le ore di insegnamento residuate dalla istituzione di classi con 24 ore e dalla presenza aggiuntiva di docenti specialisti per l'insegnamento della lingua inglese e della religione cattolica, nonchè dal recupero delle ore di compresenza del tempo pieno, possono essere impiegate per ampliare l'offerta formativa della scuola» e dunque anche per una estensione del tempo pieno. Per quanto riguarda l'inglese potenziato, potrà essere autorizzato «compatibilmente con le disponibilità di organico» e «solo in assenza di esubero dei docenti delle seconde lingue comunitarie sia nell'ambito della scuola interessata che a livello provinciale».