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Manifesto-Gli universitari bloccano la Sapienza

Gli universitari bloccano la Sapienza A Roma occupate sei facoltà. Lezioni davanti al Parlamento contro la legge Moratti ROMA Altre quattro facoltà occupate, Lettere e Chimica nella città univer...

12/10/2005
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il manifesto

Gli universitari bloccano la Sapienza
A Roma occupate sei facoltà. Lezioni davanti al Parlamento contro la legge Moratti
ROMA
Altre quattro facoltà occupate, Lettere e Chimica nella città universitaria della Sapienza e Sociologia e Scienze della comunicazione fuori dal perimetro. E così fanno sei, con quelle di Fisica e Matematica bloccate da due giorni, e potrebbero arrivare a otto se questa mattina anche Scienze politiche e Psicologia, dove sono previste delle assemblee studentesche, decideranno di occupare. Mentre studenti e docenti di Roma 3 portano le lezioni in piazza Montecitorio. Cresce la protesta di studenti e ricercatori negli atenei romani in vista dell'approvazione del disegno di legge Moratti che riforma lo stato giuridico della docenza universitaria, prevista per il prossimo 24 ottobre. Gli studenti chiedono l'immediato ritiro del progetto di riforma governativo, ma anche "un'inversione completa di rotta dalla strada che il sistema accademico ha imboccato dalla riforma Berlinguer-Zecchino del centrosinistra, per un'università che non trasformi il sapere in crediti e che non ci prospetti un futuro di precarietà". Gli studenti chiedono anche alla regione Lazio di intervenire sulla diminuzione delle borse di studio e sulle case dello studente, con una legge regionale per il diritto allo studio.

Fino al 15 ottobre continuerà il blocco della didattica nelle università italiane, mentre a Roma ma anche in altri atenei, come a Matematica e Fisica a Firenze, gli studenti hanno deciso di prendere possesso delle facoltà. Poi, il 24 ottobre, giornata nazionale di mobilitazione per docenti, ricercatori e studenti, la protesta sarà portata fino alla Camera. Ma il ministro Moratti non demorde e da appello a "tutte le forze migliori dell'università che hanno a cuore la serietà, la trasparenza e il merito affinché non continuino a difendere i privilegi, ma si pongano ad un'ottica diversa rispetto a un cambiamento che è necessario e che è in linea con quanto in vigore negli altri paesi europei". Nel frattempo si trova contro un fronte compatto che va dai docenti agli studenti, passando per i ricercatori. Ieri mattina in duecento della facoltà di Lettere e Filosofia di Roma 3 hanno portato davanti al Parlamento la protesta contro un disegno di legge che "non stanzia un euro aggiuntivo, precarizza il lavoro, non risolve i problemi dell'università e non risponde alle esigenze degli studenti e di coloro che da anni ricercano e insegnano negli atenei".

A tenere una inusuale lezione di Storia contemporanea è stato un ricercatore, Giancarlo Monina. "Siamo qui per portare fuori dalle facoltà la protesta contro il ddl Moratti", ha detto, "E' un disegno di legge che non risolve i problemi dell'università ma al contrario li aggrava, l'ennesimo tentativo di snaturare e svilire il sistema universitario. Viene confermata la tendenza a considerare l'università come una azienda, passando sopra la tradizione e le sue vere problematicità".