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Manifesto-Graduatorie scolastiche a rischio caos

Graduatorie scolastiche a rischio caos Bonus di montagna Più punti per il servizio prestato nei paesi oltre i 600 metri d'altezza. In arrivo la circolare del Miur sui punteggi. Partono i ricorsi al ...

03/06/2004
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il manifesto

Graduatorie scolastiche a rischio caos
Bonus di montagna Più punti per il servizio prestato nei paesi oltre i 600 metri d'altezza. In arrivo la circolare del Miur sui punteggi. Partono i ricorsi al Tar
CI. GU.
ROMA
Se il decreto legge 97, che stabilisce le nuove tabelle di valutazione per gli insegnanti precari, ha già trovato nei siti internet scolastici la sua definizione ("l'ennesima porcata"), si prevedono fuochi e fiamme sulla circolare applicativa. Oggi i sindacati incontrano il ministero. Un precedente appuntamento per discutere dei contenuti della circolare aveva già fatto incassare un "inaccettabile" da parte delle organizzazioni sindacali. Il ministero, denunciano, sta cercando di interpretare in modo estensivo una serie di criteri valutativi introdotti dal decreto, rischiando di creare ulteriori ingiustizie tra gli insegnanti precari. Alcuni prof., intanto, hanno già depositato ricorso al Tar contro le nuove tabelle e tutti si chiedono come farà il ministero ad assicurare l'avvio dell'anno scolastico entro i termini previsti dalla legge, cioè il 31 luglio.

Gli antefatti: il decreto in questione - convertito in legge il 27 maggio - doveva riequilibrare il punteggio tra i cosiddetti "precari storici" (insegnanti che hanno passato un concorso ma che continuano a vivere di supplenze) e "sissini" (insegnanti che hanno frequentato le scuole di specializzazione e che ugualmente sono precari). Oltre a non risolvere questo annoso problema, il decreto legge è riuscito a confondere ancora di più la situazione introducendo nuovi criteri.

Due quelli posti all'indice: doppio punteggio per chi ha insegnato nelle scuole di montagna e possibilità di conteggiare il servizio non specifico, cioè quello svolto in classi di concorso diverse da quelle per cui si è ottenuta l'abilitazione. Il primo è stato in parte appoggiato anche dal centrosinistra ed è cambiato diverse volte nei pasaggi tra camera e senato, fino a perdere qualsiasi riferimento al contesto di "disagio" e a mantenere soltanto quello, assurdo, dell'altimetria. "Ma perché chi vive all'Aquila deve essere privilegiato?" è il tenore delle e-mail che gli insegnanti indirizzano ai vari siti internet dedicati alla scuola.

Il secondo, quello sul servizio non specifico, era stato caldeggiato dagli stessi precari storici, i quali spesso sono costretti ad accettare supplenze su cattedre diverse da quelle per cui hanno ottenuto l'abilitazione. Chiedevano quindi di poter far valere, in sede di graduatoria, il servizio svolto. Dopo una tesissima riunione alla camera, il governo aveva inserito nel decreto anche questa richiesta. Ma negli utlimi giorni ha presentato il conto.

Lunedì, infatti, il ministero ha illustrato ai sindacati la circolare con cui verrà permesso agli insegnanti di integrare i propri fascicoli in base alle nuove regole. Sorpresa: la circolare interpreta nel modo più estensivo possibile le due novità. Intanto, per vedersi raddoppiato il punteggio basterà insegnare in una scuola che ha anche solo un plesso situato sopra i 600 metri. Stessa interpretazione estensiva è stata utilizzata nel caso del punteggio non specifico: la circolare intende riconoscerlo anche agli insegnanti che sono già di ruolo, che, così, potranno scavalcare i precari. I quali agli scavalcamenti, ormai, sono abituati: "L'ipocrisia è talmente tanta che qualche volta viene da pensare che era meglio non fare nulla - dice Aureliana Scotti del Movimento dei precari, che da un anno si batte affinché il decreto venga approvato - è una schifezza, vengono calpestati i diritti acquisiti stravolgendo le regole". A Milano già si parla di 30 mila persone pronte a chiedere di riaprire i fascicoli. A Cagliari 51 insegnanti hanno presentato ricorso al Tar e sabato è stata indetta un'assemblea pubblica nella casa dello studente dell'università. Tutti sono sbalorditi: è vero che occuparsi di graduatorie scolastiche è un lavoraccio, ma fare tanta confusione era davvero difficile. "La verità è che le vogliono rendere ingestibili, per spianare la strada alla chiamata diretta da parte delle scuole. Non c'è altra spiegazione", commenta Roberto Fraci, precario storico cagliaritano.

I sindacati oggi chiederanno di modificare la circolare: "L'interpretazione estensiva del punteggio non specifico e dei criteri per determinare le scuole di montagna sono inaccettabili - tuona Panini, segretario della Cgil scuola - chiederemo di eliminarlo e di garantire, comunque, le immissioni in ruolo entro il 1 settembre 2004".