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Manifesto-I cc: il preside ha frainteso

I cc: il preside ha frainteso Ufficiali sorpresi: "Ma quali controlli? Solo una visita di routine" A. MAN. ROMA Nessuna smentita dai carabinieri di San Vittorino Romano. Né dal comando di Frasc...

21/09/2004
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il manifesto

I cc: il preside ha frainteso
Ufficiali sorpresi: "Ma quali controlli? Solo una visita di routine"
A. MAN.
ROMA
Nessuna smentita dai carabinieri di San Vittorino Romano. Né dal comando di Frascati, dal quale dipende la stazione "incriminata" per controlli anti-sindacali alla scuola Gioacchino Rossini. Nessun ufficiale, per capirci, si azzarda a rispondere che il preside e i professori raccontano sciocchezze. Al massimo: "Forse c'è stato un fraintendimento", dicono al comando provinciale di Roma, con un po' di imbarazzo. I carabinieri cadono dalle nuvole, gridano al "polverone" e minimizzano: "Solo una visita di routine, ma quale riforma Moratti!". Poi però si accorgono che non basta, anche perché dal ministero dell'istruzione chiedono di fare chiarezza. "Escludo nella maniera più assoluta - dice un colonnello del comando provinciale di Roma - una qualsiasi attività che riguarda l'applicazione della riforma Moratti. Né attività di nostra iniziativa, né attività ordinata dai ministeri dell'istruzione, della difesa o degli interni. Non interessa la sicurezza pubblica, né l'ordine pubblico". Eppure, al preside Lino Fazio il maresciallo di San Vittorino Romano avrebbe chiesto proprio della riforma, di eventuali "ostacoli" alla sua applicazione e di "scioperi della prima ora". "Si è trattato sicuramente di un'attività di iniziativa del maresciallo. Forse l'iniziativa è stata inopportuna, cioè al di là dei compiti istituzionali. Ma forse no, forse le parole del maresciallo sono state semplicemente fraintese. Lo accerterà il comando di Frascati. Se emergeranno responsabilità del maresciallo, ne risponderà", taglia corto il colonnello.

A Frascati, però, già ieri sera sembravano avere le idee chiarissime. "Quella mattina il personale si è recato in diversi istituti scolastici, non solo in quello - riferisce un ufficiale, facendo intendere che nessun altro preside si è lamentato, e questo vorrà pur dire qualcosa - E' una visita che si fa per riprendere i contatti con i dirigenti scolastici, una mosa normale". In genere, fanno notare, sono i presidi a prendere contatto con i carabinieri: "Ma per i furti di motorino, le piccole `gang' sotto scuola, la caccoletta di stupefacente... non certo per questioni sindacali". Ad ogni modo quella mattina "non si parlava della riforma Moratti. Moratti per un carabiniere è solo il presidente dell'Inter - prosegue l'ufficiale - Era solo per dire: tutto bene? ci sono novità? Poi, colloquiando, avranno parlato del più e del meno...". Queste le spiegazioni del maresciallo al comando di compagnia di Tivoli.

Di più i carabinieri non dicono. Nemmeno se si fa notare che quella di raccogliere notizie d'ogni genere, anche nel modo più informale, è prassi tradizionale dell'Arma. E che i carabinieri quattro anni fa erano al centro di polemiche per milioni di fascicoli personali disseminati nelle stazioni di tutto il paese, nei quali venivano (vengono?) raccolti anche dati sulle opinioni politiche e sindacali o sulle preferenze sessuali, con modalità dichiarate illegittime almeno a partire dall'entrata in vigore dalla legge del `96 sulla privacy.