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Manifesto-L'inglese prima di Moratti

L'inglese prima di Moratti Davvero interessanti i dati raccolti da Legambiente sullo stato di salute della scuola italiana sotto la gestione del menager-ministro Moratti. "Legambiente scuola e forma...

03/10/2003
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il manifesto

L'inglese prima di Moratti
Davvero interessanti i dati raccolti da Legambiente sullo stato di salute della scuola italiana sotto la gestione del menager-ministro Moratti. "Legambiente scuola e formazione" (che oggi tiene il suo primo congresso al Centro congressi Cavour alle ore 10) ha infatti inviato un questionario alle 10 mila scuole italiane: in 1332 hanno risposto (12%) del totale, raccontando qualcosa di più sulla realtà sperimentata tra i banchi, fuor di propaganda. Che ne è ad esempio dell'inglese nelle scuole italiane? Nell'anno scolastico 2002/2003 il 66% delle scuole, ha impartito l'insegnamento della lingua straniera in tutte le classi. Ma c'è di più, si tratta infatti di una prassi consolidata: nel 70% delle scuole che lo fanno i corsi sono attivi da più di 3 anni. E la riforma Moratti? Dà già i suoi frutti. I tagli della Finanziaria hanno portato il 6% delle scuole a ridurre le ore di inglese. Stesso discorso per la seconda lingua straniera alle medie. Il 72% delle scuole che aderiva al Progetto Lingue 2000 ha visto ridursi il contributo relativo, con la conseguenza che il 30% dei corsi resterà senza conclusione. E l'informatica? Anche questa risulta essere, in realtà, una pratica giàconsolidata. Il 93,24% delle scuole dichiara di praticare questa didattica, il 61,11% addirittura in tutte le classi, mentre la maggioranza delle scuole (73,42%) lo fa in orario curricolare. E poi, la scuola vuole o no il docente prevalente nelle scuole elementari, una delle "novità" della riforma Moratti? Il 69,9% degli studenti a risposto no, idem per il 60% dei genitori e il 59% dei docenti.