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Manifesto: La Cgil chiama alla mobilitazione

«Riuscire a distruggere la quinta scuola per qualità al mondo rappresenta la concreta attuazione di un attacco spietato al diritto dei bambini ad avere una scuola più ricca e non più povera di opportunità»,

03/09/2008
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il manifesto

Il governo presenta in aula alla Camera venerdì mattina 5 settembre il disegno di legge sulla scuola (con maestro unico alle elementari) per convertire il decreto legge Gelmini e lì si vedrà se l'opposizione intende davvero dar battaglia. Intanto, è protesta degli insegnanti e dei sindacati. «Riuscire a distruggere la quinta scuola per qualità al mondo rappresenta la concreta attuazione di un attacco spietato al diritto dei bambini ad avere una scuola più ricca e non più povera di opportunità», accusa il segretario nazionale della Flc (Federazione lavoratori della conoscenza) della Cgil Enrico Panini, che chiama alla mobilitazione e alla lotta. Un decreto legge - afferma Panini - con cui «il governo porta via alle bambine e ai bambini ore di scuola, il tempo pieno, che sarà sostituito al massimo e se ce ne saranno le condizioni - da un pò di ore in più, non si sa fatte da chi né da chi pagate; e insegnanti specializzati, perché si costringe un unico docente ad insegnare tutto ciò che fino ad ora viene garantito da 3 docenti appositamente formati».
Per il sindacato della scuola Gilda l'atto della Gelmini è «un colpo di mano». Per l'ex ministro Giuseppe Fioroni, «più del cinque in condotta, dei grembiulini o dell'ora di educazione civica, sono preoccupato di un'altra cosa. Tremonti applica assieme a Bossi il federalismo sull'istruzione dove, invece di aumentare per i primi cinque anni le risorse per garantire livelli di apprendimento essenziali in tutte le parti del Paese a parità di costi, riproduce la solita logica di divisione delle risorse». Fioroni, in particolare, condanna «i tagli di centotrentamila docenti che smantellano quattromila scuole e fanno chiudere quattromila piccoli comuni».