Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Manifesto: La crisi colpisce i laureati: meno lavoro e giù le retribuzioni

Manifesto: La crisi colpisce i laureati: meno lavoro e giù le retribuzioni

DOSSIER ALMALAUREA

18/03/2010
Decrease text size Increase text size
il manifesto

Negli anni economicamente più critici nelle campagne si risparmia su tutto ma non sulla semina. E la stessa saggezza dovrebbe avere il governo investendo, in questa fase di congiuntura negativa, sui giovani. È il messaggio che manda il consorzio Almalaurea constatando, nel suo ultimo rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati, che la crisi economica ha avuto ripercussioni non da poco anche sui neolaureati che lavorano e guadagnano meno rispetto a un anno fa. Lievita sensibilmente la disoccupazione rispetto all'anno passato, non solo fra i laureati triennali (dal 16,5 al 22%), ma anche fra i laureati magistrali (dal 14 al 21%) e fra gli specialistici a ciclo unico (medici, architetti, veterinari, ecc): dal 9 al 15%. Una tendenza che si registra indipendentemente dal percorso di studio (anche fra quelli tradizionalmente più solidi come quelli ingegneristici ad esempio) e dalla sede dove si è studiato. Tra i laureati di primo livello il tasso di occupazione è sceso di quasi 7 punti percentuali (62% rispetto al 69% dell'anno scorso), tra i colleghi specialistici la contrazione registrata è di oltre 7 punti (45,5%, solo un anno fa, era del 53%), mentre tra gli specialistici a ciclo unico è di oltre 5 punti percentuali (37%; il precedente tasso di occupazione era del 43%). Il guadagno a un anno dal «pezzo di carta» supera complessivamente i 1.050 euro netti mensili: in termini nominali 1.057 per gli specialistici, 1.109 per il primo livello, 1.110 per gli specialistici a ciclo unico. Rispetto alla precedente rilevazione, le retribuzioni nominali risultano in calo per tutte le tipologie di lauree considerate: la contrazione oscilla dal 2% tra i laureati di primo livello, al 3% tra i colleghi a ciclo unico fino a lievitare al 5% tra quelli specialistici. Tutto ciò a fronte di un aumento del costo della vita. Le difficoltà sono confermate anche dalle richieste di laureati inoltrate dal mondo produttivo alla banca dati AlmaLaurea: il primo bimestre 2010 mostra un calo nelle richieste di laureati del 31%. Infine, il tasso di occupazione dopo uno stage è pari al 49%, rispetto al 46% di chi non ha effettuato questo tipo di esperienza (+3 punti percentuali, contro i 6,5 punti dello scorso anno).