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Manifesto-La ricerca perduta delle imprese italiane

La ricerca perduta delle imprese italiane In rapporto alla ricchezza prodotta, le imprese italiane spendono in attività di ricerca e sviluppo uno striminzito 0,6% del pil, meno di un quinto di quan...

15/04/2005
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il manifesto

La ricerca perduta delle imprese italiane
In rapporto alla ricchezza prodotta, le imprese italiane spendono in attività di ricerca e sviluppo uno striminzito 0,6% del pil, meno di un quinto di quanto fanno le imprese svedesi, fra un quarto e un terzo rispetto a quanto avviene in Usa e Giappone, meno della metà rispetto a Regno unito, Francia e Germania. Contando anche la ricerca pubblica (non certo fiorente) si arriva all'1,1% del pil. In Europa siamo agli ultimi posti negli investimenti in ricerca: precediamo Grecia e Portogallo, siamo alla pari con la Spagna, ma siamo anche dietro ad alcuni dei paesi nuovi entrati come Slovenia e Repubblica Ceca. Per ogni euro di spesa pubblica in ricerca, le imprese svedesi ne spendono 3,3, quelle di Usa e Giappone poco meno di tre euro, quelle tedesche 2,2, ma quelle italiane uno solo. La differenza rispetto al resto dell'Ue la fa soprattutto la spesa del settore privato, e in particolare quella delle imprese più grandi, che non ritengono strategico puntare su ricerca e innovazione. Miopia? Incapacità? E certo che le imprese continuano a essere la parte meno capitalistica dell'economia italiana. (er.ge.)