Manifesto-Lavorare per la scuola

Lavorare per la scuola

La manifestazione nazionale del 15 maggio per la scuola, l'università e la ricerca e lo sciopero del pubblico impiego e della scuola di oggi, indetto dai sindacati confederali, chiudono un anno eccezionale. E' stato un movimento diffuso, ha coinvolto tante scuole, ha messo insieme genitori e insegnanti, ha declinato la difesa di un servizio con l'orgogliosa rivendicazione di un modello pedagogico. Lo sciopero di oggi è l'ulteriore conferma di quanti danni stia facendo questo governo alla scuola pubblica italiana, di quanti motivi ci siano per continuare la lotta e di quanto sia ampio il fronte di opposizione al disegno del governo. Partiti dalla difesa del tempo pieno oggi la mobilitazione è per l'abrogazione delle "riforme" Moratti. L'ultima mobilitazione ha visto insieme scuola, università e ricerca, studenti, genitori e precari, scuole del nord e del sud. La società civile si è accorta della scuola e il mondo della cultura torna a mobilitarsi. Ne sono una testimonianza l'appello in difesa della teoria dell'evoluzione, quello per la manifestazione del 15 maggio e ancora l'allarme per la riduzione dell'insegnamento dell'inglese. Ma, nel bilancio pur positivo, c'è un vuoto: è mancato lo sciopero generale unitario contro le "riforme" Moratti. I prossimi mesi dovranno vederci al lavoro per preparare un grande appuntamento per l'autunno con l'avvio di un confronto serio sui contenuti, su quale scuola vogliamo, su quali saperi, quale profilo professionale, quale risoluzione della selezione e dispersione scolastica riteniamo giusta e adeguata. Per quest'anno la scuola non va in vacanza. Ci auguriamo che coordinamenti e organizzazioni possano lavorare insieme, come per il 15 maggio, per preparare il Forum delle scuole in settembre e la nuova mobilitazione.
Vittorio Cogliati Dezza, resp. nazionale Legambiente scuola e formazioneDomenico Chiesa, pres. nazionale Cidi