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Manifesto-Letizia Moratti: "Il portfolio è ancora valido"

Letizia Moratti: "Il portfolio è ancora valido" Muro di gomma All'indomani della sentenza del Tar del Lazio, il ministro dell'istruzione annuncia il ricorso al Consiglio di Stato. I Cobas: "La sospe...

04/02/2006
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il manifesto

Letizia Moratti: "Il portfolio è ancora valido"
Muro di gomma All'indomani della sentenza del Tar del Lazio, il ministro dell'istruzione annuncia il ricorso al Consiglio di Stato. I Cobas: "La sospensiva riguarda l'intera circolare. Il ministero non si smentisce"
IAIA VANTAGGIATO
ROMA
"Contrariamente alle affermazioni erronee riportate dagli organi di informazione, l'ordinanza del Tar del Lazio non sospende il portfolio ma solo due aspetti della circolare 84": per la precisione, quello relativo all'inserimento della biografia degli alunni e quello inerente all'inclusione della religione cattolica tra le materie curriculari. La precisazione arriva, nel pomeriggio di ieri, direttamente dall'ufficio stampa del ministero che - solitamente parco di notizie - si esibisce in un inatteso quanto encomiabile scatto. La III sezione quater del Tar del Lazio, presieduta da Mario Di Giuseppe, ha infatti deciso - sottolinea il comunicato ministeriale - la sospensione della circolare solo per quanto riguarda i due punti sopraindicati, definiti, prima facie, "manifestamente infondati".

Dunque, ne deduce il Miur, la pronuncia del Tribunale amministrativa non mette in discussione la validità del portfolio delle competenze e delle Linee guida che restano pertanto "valide e operative". E poiché il dubbio - a viale Trastevere - non è ospite gradito, nel comunicato si specifica altresì che "nelle more della sentenza, si sta valutando la proposizione dell'appello dell'ordinanza di sospensiva nella convinzione della fondatezza, nel merito e nel merito, delle determinazioni assunte". Quasi una risposta all'invito rivolto ieri a Letizia Moratti dal capogruppo dei Ds Luciano Violante che al ministro dell'istruzione aveva chiesto di "fare ammenda e di provvedere a una ridefinizione degli strumenti di valutazione rispettosa dei principi costituzionali avversi a ogni discriminazione personale ereligiosa".

Intanto il Miur - in attesa che il contenzioso si risolva ma soprattutto in attesa di presentare ricorso al Consiglio di stato - invita le istituzioni scolastiche a rinviare la compilazione della scheda incriminata. Stessa prudenza viene adottata per quanto riguarda la valutazione della religione cattolica che - almeno per quest'anno - resterà materia facoltativa e rimarrà "relegata" nella "speciale nota prevista dall'articolo 309 del Testo unico". Leggasi, scheda a parte.

"Dopo la sospensiva del Tar del Lazio commenta il segretario della Flc-Cgil, Enrico Panini - il Ministero avrebbe dovuto ritirare quella circolare e ripristinare le norme precedenti sulla valutazione che hanno sempre funzionato benissimo. E invece, l'unico problema dei `nostri' è salvare la faccia di fronte all'ennesima sconfitta". La situazione, insomma, sarebbe surreale perché se da un lato "si afferma che nonostante la sospensiva del Tar non è successo quasi niente" dall'altro si incaricano le scuole di applicare quella stessa sospensiva. "Sul portfolio andrebbe messa la parola fine - ribadisce anche il segretario della Uil scuola, Massimo Di Menna - perchè il momento della valutazione dell'andamento scolastico è cosa importante e delicata".

Non si scompongono, invece, i Cobas, autori del ricorso accolto dal Tar del Lazio: "Il ministero non si smentisce e ancora una volta manifesta atteggiamenti banditeschi. Ma il suo è solo il canto del cigno".