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Manifesto-Napoli, alunni disabili senza insegnanti

Napoli, alunni disabili senza insegnanti I tagli del ministero cancellano i diritti di migliaia di bambini. Ieri la clamorosa protesta dei genitori ADRIANA POLLICE NAPOLI Una gabbia, all'interno...

16/09/2005
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il manifesto

Napoli, alunni disabili senza insegnanti
I tagli del ministero cancellano i diritti di migliaia di bambini. Ieri la clamorosa protesta dei genitori
ADRIANA POLLICE
NAPOLI
Una gabbia, all'interno una sedia a rotelle, sullo sfondo la salita che porta al Maschio Angioino, dove il Comune di Napoli e la direzione regionale scolastica tenevano ieri la conferenza stampa di avvio dell'anno scolastico. A porre il singolare monumento all'impossibilità di affermare i propri diritti, il Comitato genitori di bambini disabili, una gabbia "simbolo della condizione di isolamento degli alunni disabili voluto dal ministero dell'Istruzione" afferma Toni Nocchetti, del comitato, alunni che non avranno l'assistenza scolastica a causa del numero ridotto di insegnanti di sostegno inseriti negli organici delle scuole napoletane. Si tratta di 10mila e 200 bambini disabili solo a Napoli, 20 mila e 500 in Campania, che frequentano la scuola dell'obbligo e avranno assistenza durante le 30 ore settimanali (40 con il tempo pieno), per sole 9 ore rispetto alle 12 dell'anno passato. Una battaglia che il comitato è disposta a combattere fin sotto i palazzi del potere: la gabbia sarà trasportata il 20 settembre a Roma e sistemata davanti al ministero dell'Istruzione in attesa che Letizia Moratti spieghi di persona i motivi della decisione. "Siamo pronti a presentare altri cento ricorsi - continua Nocchetti -, diciannove sono stati già vinti, il che significa che la magistratura riconosce il diritto dei bambini disabili ad avere un insegnante di sostegno che li aiuti nell'integrazione con la comunità".

Le istituzioni locali, sulla spinta dei cittadini, alla fine sono scese in campo contro il ministero: "La mancata presenza alla conferenza stampa del direttore scolastico Alberto Bottino - dichiara Alessandro Fucino, presidente della commissione scuola del Comune - è sintomatica dell'assenza del ministero. Bottino, dopo aver minimizzato il problema, parlato di figure di sostegno che non esistono, non ha più cosa dire". Il presidio ha già dato dei frutti. Il sindaco di Napoli Iervolino si è impeganta a organizzare un tavolo di confronto con Provincia e Regione e "se ce ne sarà bisogno - ha concluso - aiuteremo i genitori appoggiando i ricorsi, costituendoci parte civile". E sarà ancora lei a far pervenire a Romano Prodi, che il prossimo mese sarà a Napoli, le istanze del comitato affinchè rientrino nel programma del centeosinistra: abrogazione del decreto 331/98 sulla definizione degli organici di diritto, oggi di 1 a 138; percorsi di formazione permenente, "il 30% degli insegnanti di sostengo incaricati - afferma Nocchetti -, dopo la sanatoria della Moratti, sono privi del titolo di specializzazione"; conuinità didattica, ancorando al piano educativo individuale l'insegnante di sostegno; autonomia economica per le scuole, il cui fondo si è ridotto al 20% di quello ereditato dal governo di centro sinistra.

Si mobilita anche l'assessore regionale all'istruzione, Corrado Gabriele. Ieri, in sede Conferenza Stato-Regioni a Roma dove è stata bocciata la riforma Moratti: "È il riconoscimento delle giuste rivendicazioni del mondo della scuola - ha dichiarato Gabriele - dei sindacati, delle associazioni, dei genitori a cui con il nostro impegno abbiamo dato voce in Campania e nella nostra rappresentanza in conferenza delle regioni".