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Manifesto: Posti stabili sotto il 50% Il rapporto Unioncamere

La legge 30 ha eroso nuove quote di posti fissi, tanto che dal 2005 al 2006 è scesa la percentuale delle nuove assunzioni a tempo indeterminato, a favore di quelle a termine

12/07/2006
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il manifesto

La legge 30 ha eroso nuove quote di posti fissi, tanto che dal 2005 al 2006 è scesa la percentuale delle nuove assunzioni a tempo indeterminato, a favore di quelle a termine. Secondo l'annuale indagine di Unioncamere-Excelsior e ministero del lavoro, nel 2006 il 46,3% delle assunzioni previste dalle imprese saranno a tempo indeterminato (erano il 50% nel 2005), mentre il 41,1% saranno a tempo determinato (contro il 37,8% dell'anno scorso). Se dunque il 2005 era il primo anno in cui si registrava l'equivalenza tra assunzioni a termine e stabili, oggi siamo al netto sorpasso dei rapporti precari rispetto a quelli fissi.
Ancora: sale al 9,6% la quota delle assunzioni con contratto di apprendistato (erano il 9,1% nel 2005), mentre tende a stabilizzarsi la domanda di lavoro part-time (14,1% la richiesta per il 2006 a fronte del 15,2% nel 2005). Nota decisamente nuova riguarda l'utilizzo delle collaborazioni a progetto presso le imprese. Risulta in calo sia la percentuale di imprese che prevede il ricorso a collaboratori (dal 9,3% del 2005 si passa al 7,1% del 2006), sia il numero di collaboratori ai quali le imprese proporranno questa formula contrattuale: dai 256 mila del 2005 ai 189 mila previsti per il 2006. I cocoprò piacciono di più alle imprese dei servizi (dove si concentrano il 71,5% delle assunzioni di questo tipo, per complessive 135 mila unità) e, in particolare, nei servizi avanzati alle imprese (26 mila), informatica e telecomunicazioni (13.500), sanità e servizi sanitari privati (13 mila), istruzione e servizi formativi privati (12.200). Tra i settori industriali, si segnalano, invece, le industrie dei metalli (6.400), carta, stampa ed editoria (6.300), e le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (6.100).
Nel 2006 le imprese italiane assorbiranno 99 mila nuovi posti di lavoro, pari allo 0,9%, in più rispetto al 2005. Anche quest'anno ad assumere di più sarà il Mezzogiorno (+1,9% il saldo tra entrate e uscite, pari a 41.470 posti di lavoro in più rispetto al 2005). Seguono il Nord-Est (+0,9%, +25 mila), il Centro (+0,8%, +18 mila), e il Nord-Ovest (+0,4, +14 mila). Le aziende di piccolissima dimensione (fino a 9 dipendenti) registrano la variazione più elevata (+3,1%), in lieve aumento rispetto al 2005 (+2,8%). Si conferma la contrazione (-0,4%) nelle grandi e medio-grandi imprese (sopra i 250 dipendenti). Stabili le medie imprese.