Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Manifesto-Ricercatori:Parliamo di diritti?

Manifesto-Ricercatori:Parliamo di diritti?

CARTA BIANCA Parliamo di diritti? Dopo aver vinto un concorso pubblico per ricercatore universitario, analogamente ad oltre 900 colleghi, mi trovo da ben 9 mesi nella paradossale situazione di no...

24/06/2004
Decrease text size Increase text size
il manifesto

CARTA BIANCA
Parliamo di diritti?

Dopo aver vinto un concorso pubblico per ricercatore universitario, analogamente ad oltre 900 colleghi, mi trovo da ben 9 mesi nella paradossale situazione di non poter essere assunta, grazie al famigerato "blocco" delle assunzioni previsto dalla Finanziaria 2004. Situazione paradossale perché, per legge, il budget necessario all'assunzione di un ricercatore è preesistente al momento del bando, altrimenti semplicemente il concorso non si può fare; perché bloccando le assunzioni si viola il principio dell'autonomia universitaria che la legge stessa ha sancito; perché l'università e gli enti di ricerca hanno un disperato bisogno di "forza lavoro", ma non potendo utilizzare le risorse esistenti, devono ricorrere a contratti integrativi, economicamente dispendiosi e, ovviamente, pagati dai contribuenti. Dulcis in fundo, il nostro governo agevola il rientro dei "cervelli in fuga" con manovre fiscali, ma nello stesso tempo mette 900 ricercatori nelle condizioni di fuggire all'estero, senza contare quelli che lo hanno già fatto. Stiamo parlando di primo impiego, di ricercatori che dopo un decennio di precariato - tra specializzazioni all'estero, dottorato, assegni di ricerca e quant'altro - giungono faticosamente al concorso, lo vincono e vengono amabilmente congelati, ad libitum, nell'assunzione. Naturalmente noi intanto continuiamo a lavorare, ma senza percepire stipendio, così l'unica possibilità è trasferirci all'estero dove, fino a prova contraria, sanno apprezzare e sfruttare le italiche intelligenze. Le prospettive in patria sono, infatti, nefaste: nonostante la Finanziaria preveda esplicitamente la possibilità di assumere i ricercatori con una deroga; nonostante le promesse di assunzione entro giugno sventolate dal ministro Moratti in gennaio, nulla si muove.
Barbara De Rosa, Coord. naz. ricercatori senza presa di servizio (Conri.Sps)università Federico II di Napoli