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mANIFESTO-Tocci: "Disposti a discutere del 3+2"

DS Tocci: "Disposti a discutere del 3+2" Il responsabile università: "La riforma Moratti è un volantino elettorale" MATTEO BARTOCCI "Quello che è accaduto in questi giorni nelle scuole e nelle ...

25/10/2005
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il manifesto

DS
Tocci: "Disposti a discutere del 3+2"
Il responsabile università: "La riforma Moratti è un volantino elettorale"
MATTEO BARTOCCI
"Quello che è accaduto in questi giorni nelle scuole e nelle università è straordinario. Il movimento che scende in piazza oggi per noi è di grandissima importanza, perché solleva problemi decisivi per la società italiana nel suo complesso". Walter Tocci, responsabile università e ricerca della Quercia, promette battaglia in aula contro l'ultimo ddl della ministra: "Dalle aule e dai laboratori arriva la richiesta di una riforma vera, basata sulla valutazione, sull'autonomia, sulla libera ricerca e sulla meritocrazia. È questa la riforma che bisognerà fare dall'anno prossimo".

Gli studenti che hanno occupato gli atenei però hanno discusso soprattutto della didattica, che ad oggi è ancora quella del vostro "3+2". Non c'è qualcosa da rivedere?

Siamo aperti a fare una discussione approfondita su quello che ha funzionato e quello che è da cambiare. Ritengo che l'aumento del 20% degli immatricolati rispetto al trend negativo degli anni `90 sia un effetto positivo della riforma dell'Ulivo. Del resto l'Italia ha la metà dei laureati rispetto alla media europea. Penso che Letizia Moratti abbia aggravato i problemi dell'università anche soffocando il "3+2". Ciò detto un bilancio va fatto. Nella prossima legislatura faremo una verifica attenta della didattica. Se andremo al governo chiameremo gli studenti e il mondo della scuola e dell'università a un confronto. Perché siamo convinti che il vero male italiano è la gerontocrazia, nelle aziende, nella politica e anche nelle università. Per noi bisogna assolutamente partire dai giovani, liberarne e garantirne le potenzialità.

Il ddl, inoltre, è "quasi" incostituzionale.

Questa legge è chiaramente incostituzionale. Lo ha dimostrato il parere prima approvato e poi ritirato dalla commissione affari costituzionali della camera. Perfino il relatore di Forza Italia, Guido Schmidt, lo aveva votato. Da quel giorno però è sparito, non l'abbiamo più visto alla camera. E poi è un ddl che scarica sugli atenei tutti i costi della riforma.

Sul merito perché siete contrari?

Perché è pieno di aspetti clientelari, di norme che cercano di racimolare consenso qua e là su una riforma di carta e inutile. Proprio il fatto che sia stata respinta da tutti, dai rettori agli studenti, dimostra la maturità di questo movimento e la consapevolezza che bisogna voltare pagina. Trent'anni fa non so se sarebbe accaduto. Poi ci sono vere assurdità come quella del `professore aggregato', un titolo onorifico buono per i biglietti da visita dei medici o degli avvocati ma del tutto inutile per l'insegnamento e la ricerca.

Non si vedevano università occupate da 15 anni. Come si spiega il sostanziale silenzio dell'informazione?

E' stupefacente. Sicuramente Letizia Moratti è più brava di Berlusconi a dire bugie. Ma è una riforma che va nella direzione opposta perfino a quanto lei stesso dichiara. Parla di meritocrazia e ci sono i concorsi riservati e i posti per anzianità. Quasi 12 mila persone avranno un privilegio solo in quanto "anziani" e non per il merito. Guardi, l'unico vero motivo di questa riforma è la candidatura della ministra al comune di Milano. Vuole poter dire agli elettori che ha cambiato l'università. La camera discute un volantino elettorale. Come se non importasse a nessuno che questa riforma è in realtà un pasticcio rattoppato e dannoso.