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Manifesto: Una maestra di 55 anni in sciopero della fame

PORDENONE

02/09/2010
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il manifesto

«Non mi muovo da qui fino a quando non mi chiama una scuola». Così Maria Carmela Salvo, la maestra precaria da ieri in sciopero della fame a Maniago, ha risposto al sindaco della città (che si trova in provincia di Pordenone) andato a visitarla. Ieri mattina la donna, 55 anni, originaria di Palermo ma da cinque anni insegnante precaria in provincia di Pordenone, ha parcheggiato la propria automobile nella piazza della città e lì ha iniziato lo sciopero della fame, annunciando che resterà a dormire in macchina almeno fino al 13 settembre, data di inizio dell'anno scolastico. La donna ha ricevuto la solidarietà della locale Pro Loco, che le ha messo a disposizione un bagno chimico e ha attivato il wireless consentendole così l'accesso gratuito a internet. «Per ora sto bene - ha detto la maestra all'agenzia di stampa Ansa - Mi sono idratata molto e domani sarò visitata dal mio medico , attendo di capire cosa accadrà stanotte ma vedo attorno a me grande solidarietà, segno che la gente capisce il mio amore per la scuola». «La scuola è diventata una macelleria di precari - ha aggiunto - e la riforma Gelmini la sta distruggendo. A 55 anni non sono ancora riuscita a diventare di ruolo e la contrazione delle cattedre ha impedito che ottenessi un incarico annuale. Non mi resta che lo sciopero della fame e dormire in auto, starò quì almeno fino all'inizio delle lezioni, quando spero che qualche scuola mi chiami per supplenze brevi». Insieme alla donna, oltre a un gruppo di colleghi precari e rappresentanti sindacali, c'è il marito, anche lui disoccupato. «La mia più grande vergogna - ha spiegato ancora la maestra - è stata quando, due anni fa, mia figlia, anche lei precaria in call center, mi ha pagato il biglietto dell'aereo per tornare in Friuli a insegnare». Solidarietà alla maestra è arrivata ieri dall'assessore siciliano dell'istruzione, Mario Centorrino, dettosi disponibile «a intervenire nei limiti dei suoi poteri».