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Manifesto: Universitari, medi, insegnanti e ricercatori in corteo Sfilano in 15 mila

Pisa

24/10/2008
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il manifesto

(riccardo chiari)
In circa 15 mila ieri pomeriggio hanno sfilato in corteo a Pisa per difendere l'istruzione pubblica e di qualità, in quella che già al primo colpo d'occhio è apparsa come la più grande manifestazione cittadina degli ultimi vent'anni. Messa in cantiere dagli studenti dell'ateneo, supportata dal generosissimo contributo dei fratelli minori delle medie superiori, confortata dalla presenza in piazza dei primi della classe della Normale e del Sant'Anna oltre che di migliaia di cittadini, la manifestazione ha ben presto rotto gli argini e si è sparsa per l'intera città (che conta non più di 100 mila abitanti), nelle splendide piazze del centro e lungo l'Arno. In risposta alle minacce governative, uno spezzone del corteo ha pacificamente occupato il complesso della Sapienza, dove ha sede la facoltà di Giurisprudenza. «Un gesto non soltanto simbolico - racconta soddisfatto Angelo Piga dei Collettivi universitari - di fronte alla debole risposta dei vertici dell'ateneo contro le strategie d'azione del governo». Appena l'altro ieri infatti il Senato accademico si è limitato a manifestare una generica contrarietà alla legge 133. Ma non ha approvato una mozione congiunta degli studenti dei Collettivi e di Sinistra per, dei lavoratori precari, e dei tanti docenti non inquadrati e sottopagati che fanno andare avanti un ateneo popolato da 50 mila studenti. No dunque alle richieste di un blocco delle lezioni extraorario dei prof ordinari e associati, allo stop di tutti i ricercatori in organico, e a due tavoli tecnici sul fronte della didattica e su quello delle 18 tipologie contrattuali che attualmente sono in vigore per gli atipici del lavoro tecnico amministrativo e della docenza. Dal Polo Carmignani occupato, epicentro della protesta civile degli studenti mentre sono in agitazione quasi tutte le altre facoltà, arriva poi una chiara risposta alle minacce del presidente del consiglio di far intervenire la polizia: «Arrivino pure a picchiarci tutti». A dar manforte agli studenti anche la netta presa di posizione della Rifondazione comunista toscana, che con il neosegretario Stefano Cristiano fa sapere: «Aderiamo e sosteniamo ogni iniziativa pacifica che tenda a mettere in discussione il decreto Gelmini. E daremo ogni sostegno di tipo logistico e legale a chiunque possa essere colpito da forme di inaccettabile repressione della libertà di pensiero e di protesta». Una repressione che appare peraltro assai difficile da mettere in pratica: sempre nella giornata ci sono infatti da registrare il corteo di circa 3 mila fra studenti medi, insegnanti e genitori dell'empolese valdelsa che ha attraversato il centro di Empoli; un corteo serale organizzato a Siena dai sindacati confederali di categoria con l'adesione degli studenti dell'ateneo; e la miriade di quotidiane iniziative di sensibilizzazione messe in atto in ogni angolo della regione dai comitati genitori insegnanti e dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.