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Mattino/Avellino: I sindacati: così si arriva alla paralisi

Uniti nella protesta i sindacati irpini parteciperanno alla mobilitazione generale della scuola campana che si terrà a Napoli il prossimo 12 marzo

08/03/2008
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Il Mattino

Uniti nella protesta i sindacati irpini parteciperanno alla mobilitazione generale della scuola campana che si terrà a Napoli il prossimo 12 marzo. Dall'Irpinia sono già 4 i pullman che si uniranno ai previsti 40mila manifestanti del personale docente e non docente (Rsu e delegati sindacali), precari, ma anche associazioni di studenti e genitori. «È un momento importante per richiamare l'attenzione sui problemi della scuola campana - sostiene Gerardo Cipriano, segretario provinciale Cisl Scuola - che riguardano molto anche la nostra provincia. Avevamo previsto di trovarci davanti ad una situazione critica, ma non a questi livelli disastrosi». Per gli insegnanti irpini delle primarie si prospetta, infatti, di non poter essere trasferiti in altra sede, per i perdenti posto ci saranno trasferimenti selvaggi o si restarà senza sede e a disposizione delle supplenze. Quest'ultima ipotesi è molto probabile per gli immessi in ruolo di questo anno scolastico che non avranno una sede. Non si figurano neppure assegnazioni provvisorie, nuove assunzioni ed incarichi annuali. «Non si garantisce il minimo del fabbisogno formativo - afferma Carlo De Vincentis, segretario provinciale Flc Cgil - e viene tagliata l'ordinaria attività scolastica. Si parla tanto delle scuole aperte, dei maestri di strada e delle scuole ospedaliere, ma poi non si bada alla qualità della formazione. Siamo paralizzati e si tolgono risorse ai piccoli centri che non hanno che le scuole come riferimento culturale». C'è, poi, anche la questione dell'insegnamento della lingua inglese che da oggi possono svolgere tutti i maestri basta che abbiano svolto un corso, mentre prima lo potevano insegnare solo gli specialisti (che ora possono essere utilizzati pure su materie curriculari). «Bisogna mobiltarci tutti - prosegue De Vincentis - soprattutto i precari. È una battaglia per il futuro altrimenti qui non c'è prospettiva, perchè i prossimi anni saranno peggiori. Gli alunni disabili, inoltre, sono penalizzati e non hanno le dovute attenzioni». Ciascun insegnante di sostegno, infatti, accompagnerà almeno due alunni diversamente abili. «Non potevamo non essere uniti in questo momento in cui c'è da difendere la scuola - dichiara Enzo Silvestro, segretario provinciale dello Snals - e la nostra provincia che è fortemente penalizzata. Non è un problema che riguarda solo la scuola, ma anche le famiglie e tutto il territorio. C'è, poi, una questione lavorativa. Si è detto che si dovevano stabilizzare i precari ed invece si riducono i posti». Alla mobilitazione hanno aderito anche la Uil Scuola e la Gilda e seguirà anche uno sciopero generale regionale. so.ac.