Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Mattino/Caserta: Girotondo davanti alla sede del Mattino. «Solidarietà a Saviano, al pm Cantone e alla cronista Capacchione»

Mattino/Caserta: Girotondo davanti alla sede del Mattino. «Solidarietà a Saviano, al pm Cantone e alla cronista Capacchione»

un’iniziativa che il vescovo di Caserta, monsignor Raffaele Nogaro, ha definito «un concreto segnale di solidarietà e di speranza per una città che vuole e deve risorgere

27/04/2008
Decrease text size Increase text size
Il Mattino

SILVESTRO MONTANARO Ore 11.45, con un lieve ritardo rispetto a quanto programmato, ecco che si snoda la catena umana che cinge l’isolato della sede casertana del «Mattino». Un’esile catena. L’immagine usata richiama infatti una partecipazione poderosa nel giorno della Liberazione d’Italia dal regime fascista e della manifesta volontà di liberarsi dei clan e dalla camorra. Ma la realtà è diversa: i due eventi fanno corpo separato. L’iniziativa è stata promossa dai giovani della diocesi in segno di solidarietà nei confronti della giornalista Rosaria Capacchione, del magistrato Raffaele Cantone e dello scrittore Roberto Saviano, minacciati in un’aula di giustizia il 13 marzo scorso durante un’udienza del processo di appello Spartacus contro il clan camorristico dei Casalesi. Tanta gente comune, famigliole, anziani, giovani in bicicletta, immigrati, esponenti delle associazioni per un’iniziativa che il vescovo di Caserta, monsignor Raffaele Nogaro, ha definito «un concreto segnale di solidarietà e di speranza per una città che vuole e deve risorgere. E Caserta - ha aggiunto - è una città che risorge, perché ha capito che non si può rimanere in disparte scaricando la realtà criminale alle competenze dello Stato». Presenti, tra gli altri, Michele Zannini, presidente provinciale Acli e Renato Natale, responsabile locale di Libera. Un tessuto civile ricco di voci ma slegato. Nogaro, che è presente in Largo Amico, ha provato a serrare le sue fila. Il presule tace, come di consuetudine, testimone della testimonianza della sua gente dopo aver parlato bene e a lungo nei giorni scorsi in vista di questo appuntamento. Tanto da provocare l’attenzione di Rai News 24 e una sovraesposizione mediatica: dai dieci minuti di diretta previsti si è giunti infatti a mezz’ora di collegamento. E Pasquale Sarnelli, uno dei collaboratori più stretti del vescovo, commentando l’esito della manifestazione, ammette: «La strada per cementare il tessuto civile e opporsi alla camorra è ancora lunga; vedo in piazza le persone di sempre». Il fronte unico contro la camorra evocato da Carmine Crisci - segretario provinciale Cisl - alla vigilia, non si è realizzato. Sono circa 130 le adesioni sottoscritte: tra esse i sindacati confederali con Crisci (Cisl), Pasquale Iorio, responsabile regionale Formazione, e Enrico Panini, segretario nazionale Flc per la Cgil; Pasquale Sannazaro e Antonio Pascarella della Uil. C’è inoltre Vincenzo Iacopino segretario nazionale dell’Ordine dei giornalisti con Michele De Simone, presidente Assostampa Caserta. La giunta comunale era rappresentata dal vicesindaco Gianfranco Alois e da quattro assessori quali Battarra, D’Amico, Greco, Ciontoli. Presenti anche l’assessore provinciale Milani e il consigliere regionale Pdl Martusciello.