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Mattino-"Io, ricercatrice con un futuro da precaria"

02/02/2005 Chiudi GLI STUDI SULLE LEUCEMIE "Io, ricercatrice con un futuro da precaria" EVELINA PERFETTO Giovani ricercatori napoletani crescono. La prima autrice di un lavo...

02/02/2005
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Il Mattino

02/02/2005
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GLI STUDI SULLE LEUCEMIE
"Io, ricercatrice con un futuro da precaria"

EVELINA PERFETTO Giovani ricercatori napoletani crescono. La prima autrice di un lavoro comparso su uno degli ultimi numeri della prestigiosissima rivista scientifica Nature Medicine è Angela Nebbioso, una biologa ventisettenne che ha un contratto di collaborazione al Dipartimento di Patologia generale della Seconda Università di Napoli. Grazie alle ricerche del gruppo napoletano, diretto dalla professoressa Lucia Altucci, è stato chiarito per la prima volta il meccanismo che innesca e regola nelle cellule l'apoptosi, ovvero il sistema con cui le cellule si "suicidano" quando diventano inutili oppure dannose per l'organismo. La scoperta, pubblicata nelle settimane scorse, è stata effettuata sia su animali di laboratorio sia "in vitro" su cellule di pazienti affetti da leucemia mieloide, è estremamente importante perché apre la strada ad un nuovo tipo di farmaci, gli "inibitori delle istone-deacetilasi", contro la leucemia ed altre forme tumorali. Questi prodotti sono stati definiti "farmaci intelligenti" perché colpiscono in maniera selettiva le cellule tumorali senza danneggiare quelle sane. In pratica, promettono di essere una terapia molto efficace ma senza gli effetti collaterali, spesso devastanti, delle attuali chemioterapie. "La nostra ricerca sottolinea la dottoressa Nebbioso ha anche dimostrato quanto possa essere costruttivo lavorare in regime di "back-to-back", ovvero di cooperazione e di pubblicazione simultanea dei risultati, con altri gruppi come quello dell'Istituto europeo di oncologia di Milano". Ma è facile fare ricerca a Napoli? "A Napoli, come nel resto del mondo continua Angela Nebbioso si lavora bene quando si ha la fortuna di incontrare capi intelligenti e stimolanti. Il vero problema è l'incertezza del domani. Nel 2006 andrà in vigore la riforma Moratti, in base alla quale nelle Università italiane si potranno assumere solo ricercatori a contratto, ovvero a tempo determinato. E poiché i fondi per la ricerca sono sempre più ridotti, è facile intuire quanto stia per diventare precario e senza futuro il nostro lavoro".