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Mattino-Libri scolastici, ecco la stangata d'autunno

Libri scolastici, ecco la stangata d'autunno ANNA MARIA ASPRONE È la prima, vera stangata d'autunno. Chi ha figli in età scolare sa perfettamente che dopo i primi giorni di scuola,...

27/09/2005
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Il Mattino

Libri scolastici, ecco la stangata d'autunno

ANNA MARIA ASPRONE È la prima, vera stangata d'autunno. Chi ha figli in età scolare sa perfettamente che dopo i primi giorni di scuola, arriva la "resa dei conti" insieme a quel piccolo opuscolo consegnato agli studenti con la raccomandazione di provvedere al più presto all'acquisto dei libri di testo indicati per ogni classe per iniziare rapidamente il programma. Quando ancora non è stata archiviata, tra le voci in uscita del budget familiare, la spesa per il corredo scolastico - in media circa un centinaio di euro tra zaino, astucci, diari e quaderni - ecco che, puntuale a fine settembre arriva inclemente la mannaia del caro-libri. Una spesa che, per fortuna, risparmia le Elementari dove i sussidi didattici sono a carico dello Stato ma che tra Medie e Superiori comporta un giro di diverse centinaia di euro. Nella classifica degli istituti più onerosi dal punto di vista del testo cartaceo c'è al primo posto il liceo classico. Ma anche in tutti gli altri istituti superiori l'acquisto dei libri di testo diventa un vero salasso per le famiglie. E proprio dalle associazioni a tutela dei consumatori arriva la denuncia: "I libri di testo costano troppo. Il caro-scuola è la vera mannaia di settembre: ben 621 euro". E ormai da anni viene sistematicamente sforato il tetto stabilito con decreto ministeriale: l'incremento di spesa medio è del 2,4 per cento, con picchi del 6,4 e del 6,9 per cento nei classici e negli istituti tecnici industriali. Da un recente sondaggio dell'Adusbef, infatti, emerge che una famiglia media di 4 persone, con due ragazzi che vanno a scuola, deve spendere ad inizio anno scolastico ben 994,6 euro. E, in alcuni casi, a far lievitare il prezzo dei testi contribuisce anche la telematica. Sempre più spesso, infatti il libro non è più o non è solo il "mattone cartaceo". Non mancano testi, soprattutto di lingue, con cd allegati. Il discorso prezzi, a questo punto, si complica. Almeno 25 o 30 euro (e in alcuni casi anche di più) è il prezzo dei testi con cd. Quasi il corrispettivo di un libro d'arte. "Quasi sempre gli elenchi dei libri di testo non riportano i prezzi - spiegano Gianni De Luca e Benedetto Di Meglio, della Federconsumatori - Ma accade anche che i prezzi di copertina vengono cambiati e persino l'usato viene sovraccaricato senza una spiegazione plausibile. Alcuni consumatori ci hanno portato alcuni testi dei loro figli che avevano un costo incredibilmente alto ed erano libri che erano stati editati la prima volta cinque e addirittura dieci anni fa e che sono ormai a numerose ristampe. La cosa più grave - conclude De Luca - è che non si tratta di un episodio singolo ma di una abitudine nota a molti sia nella scuola che all'università. In tanti si lamentano ma nessuno interviene". Ma analoga protesta arriva anche dai sindacati della scuola. "A fronte di un progressivo impoverimento del reddito delle famiglie, per la crisi economica e per l'effetto-impazzimento prodotto dall'euro - dice Luigi Bifulco, segretario generale della Cisl - c'è un'ulteriore impennata sul fronte dei prezzo dei libri. Nessuno vuole criminalizzare gli editori, che hanno i loro costi. Sta di fatto che però non è pensabile che ogni anno si debba assistere ad aumenti, senza che venga offerta in cambio nemmeno l'alternativa di un riutilizzo dei testi vecchi. La stessa esigenza di aggiornare, per cui spesso vengono messi in vendita come ultima edizione libri con il 95% di materiale già edito, non può essere il paravento di ogni anno". Per Franco Buccino, segretario della Cgil scuola "La scuola diventa più povera, ma costa sempre di più: libri soprattutto, ma anche quaderni, zaini sono aumentati, fino al 20%. Lo sanno bene le famiglie. E gli studenti si organizzano comprando e vendendo i libri in mercatini d'ogni tipo. Occorre che per la scuola pubblica si mettano insieme sindacati, confederazioni, Regione ed Enti Locali, ma anche studenti e genitori per una reale inversione di tendenza". "Molte classi - aggiunge Luigi Panacea, segretario della Uil scuola - sforano i tetti di spesa stabiliti dal ministero dell'Istruzione. Bisogna intervenire a livello nazionale per defiscalizzare le spese per l'istruzione e riattivare il tavolo Sindacati-Editori-Miur per fare in modo che ci siano tetti di spesa stabiliti che non possono e non devono essere superati in alcun modo".