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Mattino-Precari, riaperte le graduatorie: è rivolta

Precari, riaperte le graduatorie: è rivolta ANNA MARIA ASPRONE I più esperti per saperne di più si collegano ad...

11/06/2004
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Il Mattino


Precari, riaperte le graduatorie: è rivolta
ANNA MARIA ASPRONE
I più esperti per saperne di più si collegano ad Internet, gli altri assediano le sedi degli organismi sindacali. È l'ennesima bufera che si abbatte sul mondo della scuola. L'elemento catalizzatore sono le graduatorie permanenti per l'immissione in ruolo o, per essere più precisi, la riapertura delle graduatorie. E questa volta ad essere colpiti da quello che è stato definito "un tardivo ripensamento del Ministero" sono i docenti precari inseriti nella terza fascia.
"Con una nota di dubbia legittimità - spiega Libero Tassella, coordinatore provinciale della Gilda - il Ministero ha invitato i docenti inseriti nella terza fascia delle graduatorie permanenti a ripresentare entro il 14 giugno la dichiarazione dei servizi qualora essi avessero dichiarato, entro lo scorso 21 maggio, servizi per più classi di concorso, complessivamente per più di sei mesi ad anno scolastico. Si tratta in prevalenza di docenti che, nei precedenti anni scolastici avevano prestato più servizi nel medesimo anno anche in contemporanea". E proprio sulla riapertura delle graduatorie permanenti e sulla proroga fino al 14 giugno per l'integrazione dei punteggi si è scatenato un vero putiferio tra i docenti della terza fascia". Infatti entro quella data dovranno ripresentare la dichiarazione dei servizi. Migliaia di persone saranno costrette ad aggiornare le proprie posizioni, in una graduatoria che serve per lavorare ma nelle condizioni peggiori: senza tempo, senza informazioni precise, con le regole cambiate in corso d'opera e a domande già completamente presentate.
"Quello riservato al personale precario della scuola è un trattamento indegno - aggiunge Tassella - addirittura appena martedì scorso è uscito un modulo per modificare le posizioni in graduatoria che i precari dovranno consegnare entro lunedì prossimo, quindi con solo una settimana di tempo e molti, se non sono esperti di Internet, non lo sanno neanche o non hanno potuto recuperare il modello diffuso sul sito del Ministero". Il punto che ha spinto il Miur a chiedere un'integrazione è quello relativo ai servizi prestati per tutte le classi di concorso in uno stesso anno, per i quali il limite dei 12 punti è invalicabile. Ma anche la valutazione dei servizi "aspecifici", novità questa introdotta con la legge di conversione del decreto legge 97/2004, è subordinata al limite massimo annuo su tutte le graduatorie. In pratica chi ha già maturato un punteggio di 12 punti in un anno dovrà astenersi dal richiedere la valutazione dei servizi aspecifici.
"Il Ministero nell'introdurre nuove e contraddittorie modalità di valutazione dei punteggi - dichiara Tassella - anche in contrasto con precedenti precisazioni ministeriali, calpesta i diritti acquisiti sulla base di regole certe e durature ora sconvolte da una retroattività indefinita. Considerando il limite dei 12 punti comprensivo di tutti i servizi maturati in un anno scolastico - conclude Tassella - e non esclusivamente per la singola classe di concorso o tipologia di posto il ministero in pratica vanifica l'introduzione della valutazione del servizio prestato in altra classe di concorso, sancita dalla legge sul precariato, a fronte di una supervalutazione dei servizi prestati in scuole su piccole isola, in comuni di montagna o in istituti penitenziari.
Anche Luigi Bifulco, segretario generale della Cisl Scuola della Campania, protesta: "Lo spostamento al 14 giugno e la modifica dei meccanismi di calcolo del punteggio, al di là del merito degli stessi, ci lascia perplessi e desta preoccupazione. Cambiare le regole in corso non è accettabile. Ma c'è di più. Il modello integrativo da compilare è un proprio rebus, poi si rischia che molti aventi diritto non siano a conoscenza delle novità e si vedono lesi nel loro diritto. Perciò - aggiunge il responsabile della Cisl scuola - chiediamo che ci sia subito un incontro con la Direzione scolastica regionale".