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Mattino-Scuola, scontro sulla sperimentazione

POLEMICA DOPO L'ANNUNCIO DELLA MORATTI Scuola, scontro sulla sperimentazione Roma. Potrà partire la sperimentazione della riforma delle scuole superiori già dal prossimo settembre....

31/01/2006
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Il Mattino

POLEMICA DOPO L'ANNUNCIO DELLA MORATTI
Scuola, scontro sulla sperimentazione

Roma. Potrà partire la sperimentazione della riforma delle scuole superiori già dal prossimo settembre. Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, ha infatti firmato il decreto che prevede la possibilità per le scuole, su base volontaria, di sperimentare in tutto o in parte la riforma delle superiori, a partire dalla prima classe, con i suoi due canali separati: formazione e professionale. E subito è scoppiata la polemica. Forte contrarietà è stata espressa da esponenti dell'opposizione, dalle Regioni e dai sindacati. Di "irresponsabilità senza limiti" parla il diessino Andrea Ranieri secondo il quale si tratta di una sperimentazione "impossibile e truffaldina perchè volta a modificare l'assetto delle scuole dopo che le famiglie hanno effettuato le iscrizioni". E annuncia "se questo Governo sarà mandato a casa, il decreto della Moratti, non sarà mai attuato". Ugualmente critici i rappresentanti delle Regioni. Boccia la Moratti il coordinatore degli assessori regionali alla scuola, Silvia Costa, "la riforma - dice - è solo virtuale e oltre a essere lesiva della lealtà dei rapporti con le Regioni, è confusa, e fa riferimento ai licei e ai nuovi otto indirizzi che non sono ancora legge". Intanto, dall'Emilia, l'assessore Mariangela Bastico rassicura le famiglie: "Nella nostra regione non sarà avviata nessuna sperimentazione: la firma di questo decreto ha un carattere esclusivamente propagandistico. Sperimentazione "inattuabile" (le iscrizioni al prossimo anno sono già chiuse) anche per i sindacati. "Atto irresponsabile", attacca il leader della Flc-Cgil, Enrico Panini e fa notare come il provvedimento sia "in contrasto con norme di legge e in spregio delle intese raggiunte con le regioni, con vaste zone d'ombra e di incertezza, senza formazione degli insegnanti, a iscrizioni già concluse e senza risorse". "Si aggiunge confusione a confusione" rimarca Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola e rilancia la richiesta di un confronto triangolare, ministero, sindacati e regioni. Va giù duro il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima per il quale ci troviamo di fronte a "una clamorosa violazione ordinamentale". Nessuno sconto neppure dalla Gilda che parla di decreto "politicamente inopportuno, irrispettoso delle prerogative delle regioni, con le quali il Governo si era accordato in modo opposto, ma soprattutto, come sempre, non tiene in alcun conto delle ragioni dei docenti e di coloro che li rappresentano". Il coordinatore Alessandro Ameli invita quindi gli insegnanti a non avallare nei Collegi dei docenti "quest'altra sciagurata scelta".


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