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Maturità, due giovani su tre sono contrari al Curriculum dello studente

Il curriculum dello studente è una delle novità della prossima Maturità, su cui si sono concentrate parecchie attenzioni. Ma, quando mancano quattro settimane al via degli esami, per molti ragazzi è un elemento ancora avvolto nel mistero.

20/05/2021
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Il Sole 24 Ore

Il curriculum dello studente è una delle novità della prossima Maturità, su cui si sono concentrate parecchie attenzioni. Ma, quando mancano quattro settimane al via degli esami, per molti ragazzi è un elemento ancora avvolto nel mistero.

Il curriculum dello studente sarà un documento in più a disposizione delle commissioni per valutare il percorso degli alunni ma anche degli studenti, per presentarsi a un futuro colloquio di lavoro. Ad oggi però oltre 1 maturando su 3 non ha ben chiaro come funzioni mentre il 14% dice di non essere nemmeno al corrente della sua esistenza. A segnalarlo è un sondaggio effettuato da Skuola.net su un campione di 1.200 ragazzi che dal prossimo 16 giugno affronteranno l'orale di maturità.

E' molta la confusione sulle informazioni che compariranno nel documento: quasi 1 su 5 non sa che verrà riportato il piano di studi svolto dal candidato, più di 1 su 10 ignora che verranno inseriti i Pcto (l'ex alternanza scuola lavoro), più di 1 su 3 addirittura crede o spera che non vengano indicati rendimento e crediti scolastici. A queste informazioni ci penserà la scuola, chiamata a riportare ogni aspetto degli alunni in qualsiasi ambito formativo. Le cose cambiano se si passa alla parte delle attività extra-scolastiche. Qui sono direttamente i maturandi che possono segnalare eventuali certificazioni linguistiche, informatiche o di qualsiasi altra natura, ma anche - si legge nei documenti ministeriali - «attività professionali, culturali e artistiche, musicali, sportive, attività di cittadinanza attiva e volontariato e ulteriori attività extrascolastiche ritenute significative», che potranno essere valutate dalle commissioni, insieme a tutti gli altri elementi, per determinare il voto finale.

Ma solamente una metà scarsa dei ragazzi (47%) sa che possono compilare il curriculum sia i docenti che i candidati. La sezione riservata agli studenti, però, è facoltativa: se non si hanno attività o competenze da segnalare non accade nulla. Ma 1 su 3 pensa che sia obbligatorio metterle; mentre 1 su 10 crede che tali dettagli non entrino proprio nella lista delle cose da poter inserire nel curriculum. Sottolineare questo errore, peraltro, diventa quasi un'informazione di servizio visto che oltre l'80% dei maturandi avrebbe cose da inserire ma molti di loro, probabilmente, non sanno di avere tale opportunità. Anche perché c'è davvero spazio per tutti: anche le pubblicazioni di articoli online possono essere contemplate e se c'è un'attività significativa non prevista, si può aggiungere.

Meno della metà (46%) sa che esiste una piattaforma allestita dal ministero; tutti gli altri pensano di dover presentare tutta la documentazione alla segreteria scolastica o che sia necessario caricarla su una piattaforma gestita dal proprio istituto. I maturandi comunque non giudicano bene questa novità, il 66% non la ritiene una scelta corretta. Una metà di loro (45%) lo trova uno strumento che discrimina quei ragazzi che non possono permettersi di svolgere attività extra, il 33% punta il dito sui tempi stretti tra la sua ufficializzazione (ad anno scolastico quasi finito) e l'inizio dell'esame, il 22% pensa che il voto di maturità debba basarsi solo sul rendimento scolastico.

I difensori del Curriculum dello studente (34%), invece, ne evidenziano soprattutto l'utilità. Tra loro, il 51% pensa sia funzionale per far capire ai docenti più cose sul ragazzo che dovranno giudicare; il 29% apprezza l'introduzione di uno strumento che premi chi si impegna al massimo anche al di fuori della scuola; il 20% immagina che possa essere sfruttato come biglietto da visita per il post maturità, essendo allegato al diploma.